Peggiorano le prospettive per l’industria valdostana

I dati di Confindustria Valle d'Aosta. "Gli imprenditori ci dicono che i prossimi mesi non saranno certo facili e che i fattori d’incertezza andranno in qualche modo controllati altrimenti i rischi saranno seri" evidenzia il presidente di Confindustria VdA Francesco Turcato.
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Economia

“Era solo questione di tempo” perché il conflitto in Ucraina, il caro energia e materiali e l’inflazione “si riflettessero sulle nostre imprese associate che fino ad ora avevano saputo ben reagire al contesto assorbendo i rincari vertiginosi di energia e materie prime”.

Peggiorano, infatti, quasi tutti gli indicatori dell’indagine previsionale di Confindustria Valle d’Aosta del quarto trimestre 2022.

“Gli imprenditori ci dicono che i prossimi mesi non saranno certo facili e che i fattori d’incertezza andranno in qualche modo controllati altrimenti i rischi saranno seri”. evidenzia Francesco Turcato, Presidente di Confindustria Valle d’Aosta.

Il peggioramento più evidente lo mostra il  dato sull’occupazione che passa da +39,02% del trimestre precedente ad un +2,17% dell’attuale. Rimane stabile invece il dato relativo al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni che si attesta su di un +2,86%.
Peggiora invece il dato relativo alla produzione che si attesta per il terzo trimestre 2022 su di un +11,36%. In calo, pur restando in terreno positivo, anche il dato sugli ordinativi che passa da +36,59% della precedente rilevazione ad un +9,30%.

Male anche le previsioni sull’export, che passa da un +30,43% del trimestre precedente ad un +8,00% dell’attuale. Varia un poco la composizione del carnet ordini, in particolare aumentano notevolmente le aziende con ordini per meno di un mese che passano da un +9,09% del trimestre precedente ad un +34,29% dell’attuale.

Stabile invece il dato sugli investimenti: quello per ampliamenti si attesta su di un +38,24%, quello per sostituzioni su di un +29,41%. In leggera diminuzione rispetto allo scorso trimestre la percentuale degli imprenditori che non prevede di fare nessun investimento che si attesta su di un +32%. In lieve calo il tasso di utilizzo impianti che si attesta su di un +67,90%.

La media complessiva dei tempi di pagamento è di 65 giorni (dato in leggero aumento rispetto alla precedente rilevazione) e di 60 giorni per la Pubblica Amministrazione. Aumenta il numero di imprese che segnalano ritardi negli incassi passando da un +30,95% del trimestre precedente ad un +52,17% dell’attuale.

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