Un saldo positivo di 116 soci, uno stock complessivo di garanzie di 85.706.677, (in crescita
di 2.000.000 di euro rispetto all’anno precedente) a cui corrispondono 184.000.000 di
euro di finanziamenti e affidamenti attivi garantiti e ancora 24.423.251 euro di nuove garanzie (con una crescita di 2.000.000 di Euro) corrispondenti ad 43.230.000 euro di nuove linee di credito concesse dalle banche convenzionate.
E’ stato un anno positivo il 2019 per Valfidi. Giovedì 11 giugno 2020 si è svolta, in modalità telematica l’Assemblea Ordinaria dei soci di Valfidi per approvare il bilancio dell’esercizio 2019, che si chiude con un utile di 156.184 euro.
Le garanzie in bonis rappresentano il 90,98% del totale, le garanzie deteriorate il 9,02%, di cui il 6,62% sono garanzie relative a pratiche a sofferenza presso le banche. Le sofferenze di firma (posizione classificate a sofferenza dalla banche ma non ancora escusse) sono svalutate oltre il 70%.
Il Presidente Vicquéry, presentando la relazione del Consiglio di Amministrazione, sottolinea
come il 2019 si sia dimostrato un anno positivo per Valfidi. ” Le scelte strategiche assunte nel corso dello scorso anno hanno indicato come prioritarie le attività volte a garantire a Valfidi il superamento della soglia dei 150 milioni di attività finanziare indicate da Banca d’Italia per mantenere lo status di vigilato: percorso obbligato per continuare a essere un punto di riferimento per il mondo imprenditoriale valdostano”.
In questo senso vanno le due operazioni straordinarie: da un lato il perfezionamento del trasferimento del ramo d’azienda “Valle d’Aosta” da Ascom Fidi Nord-Ovest (che riporta in Valle le imprese del commercio che potranno nuovamente beneficiare del contributo conto interessi regionale e garantirsi commissionali più contenuti) e dall’altra il progetto di fusione per incorporazione di Confartigianato Fidi Cuneo, cooperativa oggi iscritta tra i confidi minori.
Per il Direttore Ploner “i dati confermano come Valfidi in questi anni non abbia fatto mancare il suo sostegno alle imprese, soprattutto a quelle che ne avevano maggiore necessità, attingendo anche a risorse pubbliche (vedasi fondo di Garanzia per le PMI), misure che hanno permesso di mitigare il rischio di credito e che sono state e sono tutt’ora un buon argine per limitare le perdite definitive che Valfidi subisce”.