Ripartono alla CAS i controlli sull’uso di stupefacenti: da giovedì 260 lavoratori sotto esame

L'Azienda Cogne Acciai Speciali ha informato i lavoratori interessati 24 ore prima. Da giovedì dovranno presentarsi al laboratorio di microbiologia dell'Usl per i test. Decisione assunta dopo segnalazione di Confindustria. Manca l'intesa con i sindacati.
Gian Piero Gioanetti, direttore del personale della CAS
Economia
Riprendono da domani, giovedì 11 settembre, i controlli sull’uso di sostanze stupefacenti all’interno della Cogne Acciai Speciali. A renderlo noto oggi agli organi di stampa, ai sindacati e agli stessi lavoratori interessati sono stati i vertici dell’azienda. Un’azione tempestiva che ha colto di sorpresa un po’ tutti, soprattutto gli operai, e che non mancherà di sollevare un polverone, soprattutto quello delle rappresentanze sindacali, venute a conoscenza della decisione solo oggi.

I lavoratori interessati sono 280 sui 1100 in forza alla CAS e ricoprono 29 mansioni prevalentemente concernenti la movimentazione carrelli, gru…Venti operai erano si erano già sottoposti ai test nel mese di marzo, prima della sospensione per la presa di posizione dei sindacati. I restanti 260 lavoratori scelti per i controlli, in base alla normativa vigente, a partire da domani giovedì 11 settembre dovranno presentarsi al laboratorio di microbiologia dell'Usl per essere sottoposti all'esame delle urine.

L’Azienda, nel riattivare i controlli si fa forte da quanto previsto da un'intesa Stato-Regioni dell'ottobre 2007 nella quale si esplicita che vengano messi in atto da parte delle aziende controlli preventivi e periodici sull'eventuale uso di sostanze stupefacenti nei confronti dei lavoratori con mansioni che possono comportare rischi per sé o per altri.  “Tale azione – ha commentato Gian Piero Gioanetti, Direttore del personale – è supportata inoltre da quanto sta avvenendo in Regioni quali il Piemonte, la Lombardia e il Veneto oltre che da una Circolare inviata da Confindustria nella quale si evidenzia che le aziende che hanno in passato avviato i controlli sono tenute a proseguirli altrimenti sono passibili di sanzioni”.

Forte di queste premesse e della concordanza di pareri sulla questione che hanno motivato l’avvio dei nuovi controlli, la CAS ha evidenziato anche che tra i mesi di luglio e agosto ha invitato quattro volte i sindacati al tavolo per discutere della materia “nessuna delle date da noi prefissate – ha continuato Gioanetti – è andata bene”. Manca dunque un tassello che solleverà forti polemiche, come già avvenuto qualche mese fa: l’intesa con i sindacati. Gli stessi sono stati infatti informati oggi della decisione dell’azienda, la quale, ha già pronte le contromosse in caso di una vertenza da parte delle stesse forze sindacali.  

Le modalità dei controlli rimangono quelle attuate a marzo e condivise con i sindacati. “I lavoratori vengono convocati il giorno prima dei controlli nell’infermeria dello stabilimento – ha spiegato Paolo Olivotto, responsabile del servizio sicurezza – Il giorno successivo si presentano al laboratorio di microbiologia dell'Usl per il test, che viene fatto sulle urine. Gli esiti vengono poi consegnati in busta chiusa al medico competente. In caso di positività al test il lavoratore viene preso in carico dal Sert della Valle d’Aosta. Le procedure sono poi diverse se si tratta di consumo occasionale di stupefacenti o abituale. Sul piano occupazionale il dipendente potrebbe essere sospeso o destinato ad altra mansione”. In caso di rifiuto da parte del lavoratore interessato l’azienda, dopo un successivo invito, potrebbe considerare il lavoratore non più idoneo alla mansione che ricopriva.

L’intesa Stato-Regione del 2007 è già stata modificata dal Ministro Giovanardi che ha redatto una nuova bozza del testo. Un vero e proprio giro di vite. Si tratta di un testo molto più restrittivo dell’attuale. In caso di positività ai test, infatti, si prevede per il lavoratore la sospensione immediata per un anno, la segnalazione sulla patente e al Prefetto. La bozza sarà oggetto di analisi nelle prossime settimane dalla Conferenza Stato-Regioni.

Ricevuta la comunicazione, le  rappresentanze sindacali hanno indetto nel pomeriggio a partire dalle ore 16 circa una riunione per discutere sul da farsi. Riccardo Borbey del Savt commenta “Si tratta di una forzatura attuata dall’azienda CAS. Sul tema la discussione alla Conferenza Stato Regioni è ancora aperta e oggi, insieme alle altre rappresentanze sindacali vedremo quale direzione prendere”.

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