Savt/Pensionati : ‘Provvedimenti anti crisi del governo italiano non sufficienti’

16 Gennaio 2009
La modifica delle aliquote IRPEF e l’aumento delle detrazioni fiscali per recuperare almeno il fiscal drag (drenaggio fiscale), che è una delle cause dell’impoverimento delle classi meno abbienti e della diminuzione del potere di acquisto delle pensioni. Sono queste alcune misure necessarie secondo il Direttivo del SAVT/Retraités per dare una “boccata di ossigeno” alle categorie più deboli, ai precari e agli anziani con basso reddito.

Giovedì 15 gennaio il Direttivo si è infatti riunito per esaminare le attività riguardanti i pensionati svolte nel corso del 2008 e quelle programmate per l’anno 2009. La riunione ha preso in esame anche i problemi relativi all’aumento della povertà e gli ultimi provvedimenti emanati dal governo italiano per contrastare la crisi, che ha visto tra l’altro l’introduzione della social/card ed altre normative assistenziali.
Pur considerando che per i più indigenti anche 40,00 euro al mese sono una risorsa – si legge in una nota –  tuttavia il Direttivo dei pensionati SAVT ritiene che questi provvedimenti  – “tampone” non siano sufficienti per contrastare l’attuale stato di disagio sociale che riguarda parecchi cittadini”. Giudizio positivo del Direttivo è stato rivolto alle misure anticrisi approvate dal Governo regionale, in particolare l’abbassamento del costo dell’energia elettrica per la prima casa, gli aiuti per il sostengo all’affitto e per le spese di riscaldamento per le famiglie che ne hanno diritto.

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