Da un lato il bel tempo, “manna dal cielo” per ogni sciatore – e fondamentalmente la situazione opposta rispetto alle giornate dello scorso anno –, dall’altro la neve che non dovrebbe fare capolino in Valle fino al 2019. Questa la situazione dei comprensori valdostani in questa chiusura di 2018 e che, come consuetudine, vede molte differenze da stazione a stazione ma con una certezza: le settimane decisive per il turismo invernale devono ancora arrivare.
Cervino SpA, numeri in crescita
Chi non ha problemi di sorta è la Cervino SpA, la cui condizione delle piste sta facendo affluire turisti in numero nettamente superiore rispetto allo scorso anno.
“Siamo fortunati – spiega il Presidente Federico Maquignaz –, la stagione sta andando molto bene. Le previsioni parlano di tempo buono per tutta la settimana, e ci sono tutte le condizioni possibili per passare delle ottime festività natalizie e, dato l’innevamento perfetto, si scia molto bene”.
I numeri, si diceva: “Per il momento abbiamo solo qualche problema nella parte bassa di Chamois – prosegue Maquignaz – mentre anche a Torgnon e Valtournenche, oltre a Cervinia, sono regolarmente aperte tutte le piste. I flussi mostrano circa un 25% in più di ingressi e 40% di gente in più rispetto allo scorso anno”.
Courmayeur: affluenze stabili, settimana decisiva
Reggono, all’ombra del “Tetto d’Europa” i flussi turistici. Impianti aperti, in attesa della fine dell’anno e della settimana cruciale che porterà all’Epifania: “Fa bello ed il livello delle neve sulle piste è sufficiente – spiega invece Danilo Chatrian, direttore delle Funivie Monte Bianco –. L’importante è riuscire a dare il servizio agli sciatori, ed attualmente siamo nella media a livello di affluenze. Il grosso dei turisti arriverà durante questa settimana e già da oggi si vedono numeri in crescita”.
Monterosa Ski: numeri stabili, si aspetta il “boom”
Il bel tempo di questi giorni corre in aiuto anche alla Monterosa Ski, che però – alla stregua di Courmayeur – è in attesa della prossima settimana per vedere i flussi turistici risalire ancora la china.
“Speriamo davvero che continui a fare bello e che la gente possa sciare – spiega il Presidente Giorgio Munari – e l’alta pressione prevista dice che tutto dovrebbe andare in quella direzione. Attualmente i nostri numeri sono in linea con quelli dello scorso anno, anche se le giornate più significative devono ancora arrivare”.
Novità dell’anno è la nuova telecabina Crest-Champoluc inaugurata domenica scorsa ma in funzione già dal 7 dicembre: “La gente è contenta – spiega ancora Munari –, la nuova telecabina aiuta a fare crescere ancora la qualità e l’offerta di tutto il comprensorio”.
Pila SpA: impianti quasi tutti aperti, si spera nel freddo
Quasi tutte aperte le piste, e gli impianti gestiti da Pila SpA, con il Presidente Davide Vuillermoz per ora soddisfatto: “Per ora siamo messi bene – spiega –, Cogne è aperta, Crévacol anche e a Pila siamo riusciti a fare tanta neve nel periodo di freddo e ad innevare bene. A oggi è tutto aperto tranne la pista 1 e la Grimondet”.
Prospetto, comunque, buono: “Oggi primo giorno di vacanze, quindi non si sa ancora – prosegue Vuillermoz – ed in questo momento siamo sempre un po’ legati ai pernottamenti che vanno verso il ‘tutto esaurito’, quindi le premesse sono buone. Le parti di comprensorio esposte a nord non risentono troppo del caldo, potrebbe risentirne un po’ Crévacol ma per ora va bene sperando che le temperature non aumentino troppo”.
La Thuile, arrivano i turisti. Qualche problema nella parte bassa
Buona la situazione anche a La Thuile, dove a fare da traino è la parte alta del comprensorio, completamente innevata mentre la parte bassa – complice anche il vento caldo degli ultimi giorni – vede aperte per ora la pista 2 e la 3.
Mentre si aspetta il freddo per rendere operative anche la “5” e la “6”, intanto vanno bene gli afflussi degli sciatori, con un buon inizio per il comprensorio e numeri in crescita già a partire da oggi, con le strutture alberghiere del paese già quasi al completo.
Sci di fondo in sofferenza
Se l’offerta per lo sci di discesa – in attesa dei “giorni clou” – sembra viaggiare in una discreta direzione, è lo sci di fondo ad essere un po’ in affanno. In attesa della neve solo Pont di Valsavarenche ha attualmente tutta la pista battuta, mentre in val Ferret sono 10 i chilometri tracciati su 22. Meglio a Saint-Barthélemy, dove sono stati aperti 23 km su 32.
In difficoltà le altre località, dove la scarsità o, in alcuni casi, l’assenza di neve hanno permesso solo l’apertura di piccoli circuiti o addirittura – come a Flassin, Arpy, Rhêmes-Notre-Dame e Fontainemore – le piste sono ancora chiuse.