Scuola, un anno di “transizione” per la sperimentazione delle Adaptations

05 Settembre 2018

L’aveva annunciata nell’ultima seduta del luglio scorso, e puntuale, a pochi giorni dalla ripresa dell’attività scolastica, è arrivata. Stiamo parlando della circolare che va a mettere alcuni punti fermi sulle tanto contestate “Adaptations”.

Nel ricordare come la ricerca scientifica stia andando nel senso delle scelte metodologiche della scuola bi-plurilingue valdostana, l’Assessore definisce le Adaptations “un atto dovuto da parte di questa amministrazione” in quanto “rappresentano un progetto socioeducativo su cui si fondano le peculiarità valdostane”.

Il progetto, quindi, viene confermato ma sarà "condiviso", "graduale" e "fattibile". E l'anno scolastico che si sta per aprire sarà di “transizione”.

Sul fronte della condivisione, l’Amministrazione regionale promette nel lungo periodo: iniziative formative per illustrare obiettivi e contenuti didattico-educativi degli adattamenti; un piano di formazione specifico per rispondere ai bisogni più urgenti; misure di accompagnamento, raccolta e condivisione di esperienze positive o materiali didattici e ancora attività di ricerca-azione.

In base alle risorse presenti in ciascuna istituzione, alle competenze linguistiche, metodologiche-didattiche dei docenti, andrà invece assicurata la gradualità. Spetterà poi alla formazione ampliare “progressivamente e costantemente” l’attuazione degli adattamenti. Stesso dicasi per la fattibilità ovvero "la coerenza della proposta di progetto della scuola per la realizzazione degli obiettivi attesi individuati, sulla base delle proprie risorse interne e/o esterne, anche mediante collaborazioni in rete con le altre istituzioni". 

Per il prossimo anno scolastico rimane fermo per le scuole dell'infanzia e primaria l'insegnamento paritario del francese in tutte le discipline, per la secondaria di primo grado sono previste due ore di compresenza obbligatoria per classe, con docenti di discipline non linguistiche da svolgersi in lingua francese. Le scuole potranno poi, in base alle loro esperienze, programmare ulteriori attività bilingui. Nella scuola secondaria di secondo grado, è richiesta la pianificazione di attività bilingui, coerenti con l'indirizzo di studio.

Per l'insegnamento dell'inglese, nelle scuole d'infanzia questa sarà lingua di scoperta, non di apprendimento mirato. Per la primaria, restano ferme le due ore settimanali e in un’ottica di continuità con quanto svolto nell’ultimo biennio, le istituzioni potranno pianificare attività in lingua nelle varie discipline non linguistiche. Nella secondaria di primo grado, le cattedre di inglese sono costituite da 15 ore, completando l'orario d'obbligo in attività di supporto nell'insegnamento di discipline non in linguistiche. Anche qui ciascuna istituzione potranno programma ulteriori attività in lingua. 

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