Sì delle commissioni consiliari al disegno di legge sulle Residenze alberghiere

A maggioranza è stato approvato da parte delle Commissioni consiliare “Assetto del territorio” e “Sviluppo del territorio”, il disegno di legge sul turismo che introduce la tanto contestata frazionabilità delle Residenze turistico-alberghiere.
Frédéric Durousseau e Aurelio Marguerettaz
Economia

Parere positivo da parte delle Commissioni consiliare “Assetto del territorio” e “Sviluppo del territorio”, al disegno di legge sul turismo che introduce la tanto contestata  frazionabilità delle Residenze turistico-alberghiere. Il testo è passato oggi a maggioranza con l’astensione del PD e il voto contrario di Alpe.

“Il turismo è un comparto su cui la Regione ha sempre puntato – hanno sottolineato i Presidenti di Commissione Dario Comé e Diego Empereur – e in questo momento di difficoltà era doveroso mettere in campo delle azioni per migliorare l’offerta turistica valdostana. Con questo disegno di legge si interviene sia sulle strutture alberghiere sia su quelle extra-alberghiere, così come si ridefinisce il ruolo degli operatori turistici. Sull’impianto iniziale, nel corso delle numerose audizioni svolte in questo periodo, sono intervenuti  contributi critici, ma costruttivi, che hanno cercato di essere trasformati in emendamenti. Se ci saranno i presupposti, il testo potrà ancora essere migliorato da adesso e fino al suo approdo in Consiglio Valle.”

Voto contrario per l'Alpe "Ricordo – ha sottolineato il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian –  che, nel 2005, la Giunta Caveri, proprio per andare ad arginare i fenomeni speculativi, aveva inserito in legge l’indivisibilità della proprietà. Segnalo inoltre che territori ad alta vocazione turistica e con tradizioni di grande rispetto per l’ambiente, quali le Province autonome di Trento e di Bolzano, hanno stabilito che le RTA non possano essere frazionate per tutto il periodo di permanenza del vincolo urbanistico.”

Secondo Chatrian poi le commissioni avrebbero “dovuto audire nuovamente l’Adava  che, in un documento approvato all’unanimità dalla sua Assemblea, aveva evidenziato come in questa iniziativa legislativa non si riuscisse a individuare un interesse di carattere generale o un’opportunità di sviluppo turistico.“ Ma secondo Comé e Empereur,  nei quasi 90 giorni di esame del testo  “chi era particolarmente interessato o diceva di avere una grossa attenzione per le difficoltà di questo settore, aveva tutto il tempo e gli strumenti per poter presentare emendamenti migliorativi al testo di legge. Cosa che non è stata fatta.”

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