“Fare chiarezza sul ruolo che si vuole dare in futuro al Corpo Forestale della Valle d’Aosta, al di là delle lodi e degli apprezzamenti profusi nelle occasioni ufficiali”. E’ quanto chiedono alla politica regionale con una lettera 110 agenti e sottufficiali del Corpo Forestale della Valle d’Aosta.
Ricordando il ruolo attributo al Corpo forestale, la missiva sottolinea come “i compiti di polizia e di pubblica sicurezza, per il CFVdA vanno a sommarsi o a inserirsi in modo trasversale ai compiti tecnici di salvaguardia ambientale (incendi boschivi, fauna, caccia, pesca, tutela del patrimonio boschivo, inquinamenti e rifiuti, vincolo idrogeologico, sentieri, frane, valanghe etc.)”. Anche nella recente emergenza Covid, gli uomini della Forestale hanno dato il loro contributo per garantire “il rispetto delle norme contenute nei vari DPCM.”
“In questi casi il CFVdA – prosegue la missiva – è impiegato come forza di polizia e svolge gli stessi compiti che svolgono le altre forze di polizia civili o militari, mentre al di fuori di questi contesti i forestali sono considerati dall’Amministrazione regionale alla stregua degli altri dipendenti regionali. A titolo esemplificativo gli Agenti forestali hanno il livello contrattuale dei cantonieri, i Sovrintendenti e gli Ispettori quello degli impiegati. Questa normativa porta a sostanziali differenze dal punto di vista remunerativo e previdenziale rispetto agli appartenenti alle altre forze di polizia. Sono anni che le organizzazioni sindacali si muovono per addivenire a una parificazione remunerativa e previdenziale con le altre forze di polizia, nell’indifferenza assoluta dell’Amministrazione regionale”.
Accanto alle rivendicazioni previdenziali e contrattuali, l’altro problema posto sul tavolo dai 110 agenti e sottufficiali del Corpo Forestale della Valle d’Aosta riguarda la carenza di personale.
La dotazione organica del personale di 157 forestali, “mentre a oggi gli effettivi sono solo 117, con conseguente operatività ridotta della struttura. Nei prossimi mesi la situazione diverrà ancora più critica: infatti, in seguito ai numerosi pensionamenti di sottufficiali avvenuti negli ultimi anni e alla mancata pubblicazione di concorsi per sostituirli, si è creato un vuoto nella piramide di comando delle Stazioni forestali e se non si pone rimedio al più presto sarà inevitabile la chiusura di alcune Stazioni, ultimi presidi dell’Amministrazione regionale sul territorio”.
Alla dirigenza, all’Amministrazione regionale e alla politica viene, quindi, chiesto con “urgenza” che sia: “portato a termine l’iter di revisione della Legge e del Regolamento regionale del CFVdA per dotare il CFVdA di uno strumento legislativo attuale che permetta di operare in modo più efficace ed efficiente”; “pubblicati i bandi per i concorsi interni da Sovrintendente e Ispettore forestale”; “pubblicato un bando di concorso per l’assunzione di nuovi Agenti forestali per sopperire alla carenza di organico”. Inoltre agenti i “forestali” chiedono di “allineare gli aspetti previdenziali e retributivi degli appartenenti al CFVdA a quelli degli altri corpi di polizia”.
“Vi chiediamo di accogliere le nostre richieste, poiché siamo stanchi di ascoltare vane promesse e di sopperire alle carenze dell’Amministrazione con la disponibilità personale. – l’appello dei 110 firmatari della lettera – Il personale forestale nello svolgere il proprio lavoro mette ogni giorno passione e disponibilità verso le persone e gli enti che operano nelle comunità di montagna, chiediamo ai politici e all’Amministrazione regionale altrettanto impegno nell’adoperarsi perché il Corpo Forestale possa svolgere al meglio le sue funzioni”.