Tagli ai costi della politica, la maggioranza si aggiudica il primo round in Commissione

Intanto Tibaldi ritira la sua proposta di legge: “Non c’è la volontà politica di affrontare energicamente il problema”. Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta affronterà la questione nella seduta del 21 dicembre prossimo.
Consiglio regionale
Economia, Politica, Società

Dopo la lunga maratona che ha portato all’approvazione della legge finanziaria, il consiglio regionale si appresta ad affrontare l’ultima fatica dell’anno. Sul tavolo, mercoledì prossimo, ci saranno le misure per il contenimento dei costi della politica.

I lavori, in realtà, sono iniziati già questa mattina quando la prima Commissione consiliare si è riunita per analizzare le otto proposte di legge presentate negli ultimi mesi. Tra queste, due erano di rango costituzionale e riguardavano la riduzione del numero dei Consiglieri – presentate dal Consigliere del Pdl Enrico Tibaldi e dai Consiglieri del gruppo del PD – e sei di modifica di leggi regionali concernenti i costi della politica presentate dai gruppi Alpe PD e dalla forze di maggioranza.

Quest’ultima, che prevede una riduzione complessiva del 10,34% delle indennità dei consiglieri regionali, è stata l’unica a incassare il parere favorevole della Commissione.

“Tutte le iniziative – ha spiegato il Presidente della prima Commissione, Alberto Zucchi (PdL) -saranno comunque iscritte all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, allo scopo di rendere immediatamente esecutivi i provvedimenti”.

Tutte meno una. Già perché Enrico Tibaldi, al termine della discussione, ha deciso di ritirare il proprio documento. “Eviterò all’aula una sterile, inconcludente e scontata discussione con bocciatura già scritta”. Duro il commento del consigliere, secondo il quale “non sussiste la volontà politica di affrontare energicamente il problema: rilevo che tale atteggiamento è stato purtroppo adottato anche dal gruppo consiliare al quale appartengo, pur essendo la mia proposta improntata a un’ipotesi di ridimensionamento degli organi politici prevista anche dal Governo Berlusconi nella nota “manovra estiva” del 2011 e nella recente manovra del Governo Monti”.

Altrettanto critici i consiglieri di Alpe e Pd. Raimondo Donzel non ha esitato a definire “affrettato e superficiale il dibattito in Commissione”, mentre per Alberto Bertin “l’iniziativa della maggioranza è una proposta minima e ‘minimalista’, che limita l’intervento ad un solo argomento, ovvero le indennità dei Consiglieri, e che incide relativamente poco sulle spese sostenute dall’Assemblea”.

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