Un inverno a due facce, due lati completamente opposti di una stessa medaglia.
Si potrebbe riassumere così, in estrema sintesi, la stagione invernale che i comprensori sciistici valdostani hanno vissuto, e che chiuderà i battenti dopodomani, domenica 10 aprile.
Un inverno ambivalente perché, come emerso da tutti gli operatori, c’è stata una stagione pre natalizia ed una post, contrassegnate da una tendenza diametralmente opposta: “A novembre avevamo un po’ il timore di non riuscire a dare continuità ai comprensori – spiega Davide Vuillermoz, Presidente della Pila SpA – vista la mancanza di neve. Siamo soddisfatti per aver potuto garantire l’apertura dopo un inizio molto complicato e per aver conseguito dei risultati molto positivi”.
Risultati ancora provvisorio, ma che danno un’idea di questo inverno sciistico: “A Crévacol è andata meglio rispetto all’anno scorso – prosegue Vuillermoz – con circa 100mila euro in più di incassi. A Cogne i livelli sono stati stabili rispetto alla passata stagione, con un 7% di presenze in più e con un fatturato uguale, dovuto al minor numero di impianti operativi. A Pila invece, dopo una brutta partenza, abbiamo avuto un febbraio/marzo ottimo, migliore addirittura rispetto allo scorso anno, che già fu un anno record”.
Soddisfatto, a chiusura di stagione, anche Giorgio Munari, da novembre Presidente di Monterosa Ski: “Fino a Natale abbiamo perso un po’ di fatturato rispetto all’anno scorso recuperando poi in seguito. Chiudiamo con circa il 12% di presenze in meno rispetto alla scorsa stagione, ma nel periodo post-natalizio abbiamo avuto il miglior risultato da tre anni a questa parte”.
Valutazione non dissimile quella di Danilo Chatrian, Amministratore delegato di Courmayeur-Montblanc Funivie: “Abbiamo vissuto un dicembre sottotono, con poca neve e poco freddo. Dal 7 gennaio ad aprile invece è andata benissimo, con presenze aumentate sensibilmente per arrivare ad un finale di stagione in recupero, + 13%, e con un livello monetario a livello degli anni migliori, come quello di due stagioni fa”.
In linea anche Killy Martinet, Presidente delle Funivie Piccolo San Bernardo di La Thuile, che ha potuto contare anche sul prezioso alleato della Coppa del Mondo di sci organizzata in casa: “La stagione, come per tutti, è partita piuttosto male – sottolinea – poi ci siamo ripresi, fino a tracciare un bilancio positivo, arrivando a circa 400mila presenze, in miglioramento rispetto allo scorso anno. La Coppa del Mondo ha aiutato, anche se febbraio c’è sempre gente ugualmente, ma siamo molto soddisfatti per i risultati, ed abbiamo ricevuto anche molti complimenti”.
La stagione dello sci proseguirà ancora fino a maggio invece a Cervinia.
“È stata una stagione abbastanza soddisfacente – dice invece Federico Maquignaz, Presidente della Cervino SpA – con un aumento di qualche punto percentuale rispetto alla scorsa. A dicembre abbiamo patito un po’, ed a Natale ci ha aiutato il fatto di essere un comprensorio alto. Da lì in poi abbiamo vissuto un buon gennaio e degli ottimi febbraio e marzo. Abbiamo ancora tutto aprile, che se continuerà con questo tempo ci penalizzerà un po’ ma la stagione, nel suo complesso è stata positiva”.