Vendita Cogne Acciai Speciali, proseguono le frizioni con i sindacati

Per entrare in Cogne Acciai Speciali, acquisendo il 70% delle quote, Walsin Lihwa Corporation ha versato ai Marzorati 210 milioni di euro. I sindacati sulle barricate dopo il "no" ad un nuovo incontro.
Cogne Acciai Speciali
Economia

Per entrare in Cogne Acciai Speciali, acquisendo il 70% delle quote, Walsin Lihwa Corporation ha versato ai Marzorati 210 milioni di euro. E’ la stessa società di Taiwan a renderlo noto.

“È un piacere collaborare con la famiglia Marzorati. Grazie alla loro leadership, Cogne è diventata un produttore di prodotti lunghi in acciaio inossidabile best-in-class. Insieme, ci impegneremo per essere un leader globale nel settore” ha affermato Yu-Lon Chiao, presidente di Walsin. “L’investimento non solo amplia la nostra portata internazionale. Attraverso la nostra offerta di prodotti complementari, capacità di produzione, certificazioni e canali di vendita, ci aspettiamo di essere in grado di estrarre sinergie significative, espandere e sviluppare prodotti per nuovi mercati e fornire valore ai nostri clienti attraverso servizi di produzione”.

Nella nota la società di Taiwan afferma, inoltre, di volersi impegnare a “far crescere il suo business dell’acciaio inossidabile e a migliorare la sua competitività attraverso la cooperazione strategica”.

L’operazione continua però a non convincere molti, in primis i sindacati che hanno chiesto all’azienda un nuovo incontro, dopo quello saltato martedì scorso.

“Cercano di togliere la dignità ai rappresentanti sindacali, ma non ci riusciranno. Il nostro intento era quello di avere un incontro costruttivo con l’Azienda per salvaguardare e tutelare le lavoratrici e i lavoratori. – scrivono in una nota  Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil –  Nonostante i proclami e gli annunci spot dei vertici Cas per apparire belli, buoni e generosi con le organizzazioni sindacali, dopo le ultime notizie, l’Azienda rifiuta di incontrarci”.

I sindacati ricordano quindi come nella “Cogne Acciai Speciali ci sono lavoratrici e lavoratori intorno a cui ruotano famiglie, quotidianità, storie e ricordi di uno stabilimento che ha dato tanto sì, ma che adesso rischia di vedere sfumare sacrifici e bei ricordi.”

L’auspicio è che nel momento in cui sarà “definito il nuovo assetto societario” non si senta “pronunciare neanche una volta la parola esubero. Non vogliamo neanche un esubero. Infine, piccolo, ma importante dettaglio sull’incontro avvenuto tra Cogne Acciai Speciali e la Regione. Ricordiamo che nei periodi di crisi, siamo noi ad ascoltare e a farci carico delle preoccupazioni e della disperazione dei lavoratori, non altri”.

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