Aostasera, prove di dialogo con i nostri lettori

I risultati quali-quantitativi del questionario che Aostasera ha sottoposto nelle settimane scorse ai suoi lettori. Hanno risposto in 800, esprimendo gli atout e i difetti del nostro quotidiano online. Numerosi anche i suggerimenti e i consigli arrivati alla redazione, così come non sono mancate le critiche.
Redazione AostaSera
Editoriali

Per un mese intero, da fine marzo a inizio maggio, la nostra redazione ha deciso di sottoporsi al giudizio dei lettori attraverso un questionario online e la richiesta di valutare con sincerità i vuoti e i pieni del nostro lavoro.

Nessun masochismo, tranquilli. La nostra idea era duplice: comporre una prima fotografia del nostro pubblico, che continuamente evochiamo nelle nostre riunioni ma che nei fatti poco conosciamo, e provare ad ascoltare i nostri lettori, dando loro la possibilità di esprimere suggerimenti, critiche, desideri, perplessità su come il nostro quotidiano online racconta la Valle d’Aosta. Al questionario hanno risposto in 800, un numero per noi significativo che ci consente di fare alcune considerazioni anche in prospettiva futura.

L’identikit del lettore di Aostasera

Il lettore tipo di Aostasera è indistintamente uomo o donna, ha dai 40 ai 50 anni, vive per lo più in Valle d’Aosta, è interessato all’informazione locale come mezzo per conoscere cosa accade sul proprio territorio. Non ha acceso un abbonamento a testate informative, ma non esclude di farlo in futuro. Come quotidiano online locale, lo sapevamo già, ma i dati del questionario ce lo confermano, non intercettiamo i giovanissimi che molto probabilmente si informano attraverso canali diversi dai tradizionali organi di informazione, seppur digitali.

Il quadro che emerge dall’indagine online evidenzia quindi come i lettori di Aostasera coincidano con le categorie produttive ovvero gli over 25 anni. La classe più rappresentata è quella dei 40-50enni (25,54%), seguita subito dopo dai 50-60enni (24,78%) e dagli over 60 (20,86%). Nella fascia 30-40 anni sono solo il 17,3%, poco più del 9% i ventenni mentre sono praticamente assenti i giovanissimi, adolescenti e pre-adolescenti. Altro dato per noi interessante è che i nostri lettori non sono mordi e fuggi, ma si dichiarano fedeli e assidui: oltre il 62% degli intervistati visita Aostasera più volte al giorno, oltre il 22% consulta il giornale online quotidianamente.

Età dei lettori

Grafico survey Aostasera

Frequenza di visite

Grafico survey Aostasera

Gli atout di Aostasera.it

La rapidità (50,9%), gli aggiornamenti continui (49,5%), un’informazione accurata ed equidistante (40%): sono le tre caratteristiche di Aostasera più gradite da chi ci legge. Numericamente più basso chi dichiara di apprezzare i nostri approfondimenti (15%) o i contenuti originali che proponiamo (10,2%).

Tra i generi giornalistici vince a mani basse la cronaca, ricercata dall’85,2% dei nostri lettori, che si conferma la ragion d’essere dell’informazione anche locale. Un po’ a sorpresa invece al secondo posto si piazza la politica (61,9%). Seguono le notizie dai comuni (52,63%) che si accompagnano alle storie del territorio (42,86%) e di quelle di montagna (28,2%). La cultura ottiene un ottimo 47,49% di preferenze così come le storie dal sociale, da sempre vicino alla sensibilità del giornale e della nostra redazione.

Cosa leggono i lettori su Aostasera

 

I desideri e i suggerimenti dei nostri lettori

Cosa vorresti trovare su Aostasera.it che non c’è”: a questa domanda abbiamo tirato un sospiro di sollievo, quasi il 30% di lettori ha risposto che il lavoro che stiamo facendo va bene così e un 20% ha deciso di non esprimersi. Non sono mancati comunque suggerimenti e consigli: in diversi vorrebbero che approfondissimo di più le notizie (9%) inquadrandole in un contesto temporale e in dossier tematici. E’ un lavoro molto lungo e impegnativo, che abbiamo iniziato a fare e che vogliamo proseguire perché siamo consapevoli che su alcune questioni cruciali per la comunità (ospedale, ferrovia, aeroporto, casinò, ambiente ecc…) ci sia bisogno, ogni tanto, di ricostruire e fare il punto.

Poi c’è chi vorrebbe più notizie dai comuni, più copertura di eventi sportivi e culturali, finora fortemente penalizzati dalla pandemia, ma anche più articoli di storia locale, di analisi e commento politico e ancora la realizzazione di sondaggi e di attività per il coinvolgimento dei lettori.

Le critiche di chi ci legge

La nostra categoria, ne siamo consapevoli, è strutturalmente refrattaria all’autocritica e al riconoscere gli errori. Per andare in controtendenza abbiamo voluto esporci al giudizio dei lettori a cui abbiamo chiesto di indicarci, senza sconti, il nostro peggior difetto.

Ecco a questa domanda hanno risposto in 463. Tra questi una buona percentuale di “buonisti” (28%) hanno deciso di graziarci con un “va bene così” e un 10% ha preferito non esprimersi. Chi ha deciso di non tacere ha criticato la troppa pubblicità (10%) che ci teniamo a sottolineare è, per ora, la principale fonte di sostentamento del nostro giornale, ma anche la lentezza, la grafica e l’organizzazione dei contenuti di Aostasera (9%). Per un 4% di chi si è espresso manca l’approfondimento, il 3% ci accusa di parzialità e poca obiettività, una critica quest’ultima che si riferisce in particolare al periodo pandemico e al modo in cui abbiamo trattato il Covid19. Infine alcuni lettori ci spronano a  moderare di più i commenti sui social, un lavoraccio che ci ripromettiamo sempre di fare ma su cui c’è ancora molto da migliorare.

Le chicche

Accanto a risposte strutturate e pensate, contenenti anche critiche dure ma circostanziate che non possono che farci riflettere, il questionario, compilato in forma anonima, ci ha riservato alcune vere e proprie chicche, scritte da persone in vena di scherzare o che non hanno mai letto né capito fino in fondo i presupposti editoriali alla base del nostro quotidiano (link). Sono persone che tra le righe auspicano un altro giornale che, vogliamo essere chiari, non è e non sarà Aostasera. Tra queste c’è chi ci ha chiesto di diventare la Byoblu valdostana, di aprirci a contenuti porno, di cambiare alcuni redattori o di fare piazza pulita dell’intera redazione. C’è poi chi ci ha chiesto di togliere la possibilità di commentare solo ad alcuni lettori o di eliminare rubriche di collaboratori definite stucchevoli. Particolare, per il fatto di essere rivolta ad un quotidiano su base regionale, anche l’accusa di essere iperlocali e di non dare spazio a tematiche estere o internazionali.

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