La prima novità è che si tratta di un contratto unico. La seconda è che reintroduce buona parte degli istituti previsti nei contratti precedenti al concordato preventivo, come la quattordicesima, un fondo di previdenza a carico dell’azienda e una diversa organizzazione delle ferie. È pronta per essere sottoposta ai lavoratori, nell’assemblea in programma mercoledì 11 dicembre, la bozza del contratto collettivo unico per i dipendenti del Casinò di Saint-Vincent. L’ipotesi di accordo – che riguarda più di 300 lavoratori – è stata siglata nei giorni scorsi dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Savt, Snals e Ulas.
“Con l’arrivo del concordato erano stati disdetti i vecchi contratti – spiega Claudio Albertinelli, segretario generale del Savt -. L’impegno era di rinnovarli per il 2025, alla fine del concordato. La novità è che si tratta di un contratto unico, prima ce n’era uno per i giochi francesi e altri tipi”. Quanto ai contenuti, “sono stati reintrodotti buona parte degli istituti – come la quattordicesima, il versamento per la previdenza complementare e le ferie – che erano previsti nei contratti precedenti al periodo del concordato”, spiega Henry Dondeynaz, segretario regionale della Fisascat Cisl. Barbara Capelli, segretaria regionale della Slc Cgil, parla di “una lunga trattativa, durata diversi mesi”. E spiega: “Abbiamo cercato di mettere insieme le volontà dell’azienda e le nostre che consistevano nel riproporre ciò che era previsto nei contratti precedenti al concordato. Abbiamo trovato un compromesso per tutti gli articoli. Ora la parola passa ai lavoratori”.
Per Albertinelli, “in un momento in cui si continua a parlare di privatizzazione avere un contratto mette al sicuro i lavoratori”. È, infatti, dei giorni scorsi la notizia dell’incarico da parte della giunta regionale alla Finaosta spa, la finanziaria regionale, di uno studio giuridico e lo sviluppo delle attività preliminari necessarie all’affidamento della gestione della casa da gioco. “Abbiamo chiesto un incontro alla proprietà ma non abbiamo ancora ricevuto una risposta – spiega Capelli -. Per noi l’importante è che siano tutelati i lavoratori e si mantengano i posti di lavoro attuali, per questo siamo contenti di essere arrivati al contratto”. Sempre sulla futura privatizzazione della casa da gioco di Saint-Vincent, “non è compito nostro entrare nel merito della decisione – conclude Dondeynaz – ma vorremmo essere tenuti al corrente per tranquillizzare i lavoratori. Abbiamo chiesto un incontro alla Regione e siamo in attesa della risposta”.