Nonostante rallentamenti e sospensioni vari, il Comune di La Salle mantiene ferma la propria intenzione di dotare il paese di un nuovo bivacco strategicamente sito nel territorio del Col Fetita. Concluso alla fine del mese di marzo scorso lo studio di fattibilità tecnica ed economica dell’opera da parte del geometra incaricato Jacopo Rigollet, il progetto prevede lo stanziamento di circa 52mila euro, che si occuperà della realizzazione e dell’assemblaggio della struttura, e per il trasporto tramite elicottero e il finale posizionamento del plesso.
I prossimi passi
Pur ammettendo un netto ritardo nella prosecuzione dei lavori, il sindaco di La Salle, Loris Salice, annuncia una piena ripresa degli interventi a partire dal prossimo anno.
“Qualora il bilancio ci permettesse di effettuare tale cospicuo investimento, potremmo avviare la fase preliminare della realizzazione del bivacco, ovverosia la costruzione di alcuni parcheggi nella frazione di Challancin – spiega il primo cittadino -. Per il momento, tuttavia, attendiamo di comunicare le nostre intenzioni anche in Consiglio e di ricavare parte dei fondi di bilancio da investire in tale iniziativa, senza la fretta di un piano preciso da portare a termine a tutti i costi ma nella calma di un’organizzazione pensata e ponderata per i mesi che verranno”.
Il bivacco
Dall’area parcheggio di Challancin è possibile, attraversando il paese, raggiungere punti di interesse escursionistico e alpinistico quali la baite di Ponteille, la località di Hopitaux, gli alpeggi de Les Ors Désot e del Tramail des Ors e, infine, la depressione del Col Fetita con i suoi quasi duemilacinquecento metri di quota.
“Identificata l’area di interesse e presi gli opportuni contatti con i proprietari dei terreni adiacenti, il Comune ribadisce la ferma intenzione di costruire tale struttura che potrà sicuramente favorire la pratica alpinistica a La Salle – conclude Salice -. Si tratterà di un bivacco minimale preposto all’accoglienza di pochi alpinisti e che tuttavia prevediamo fungerà da importante base di appoggio per il ristoro e la successiva prosecuzione su altri tratti dei valloni circostanti”.