Berlusconi: ‘Mai a un tavolo con questa opposizione”

Il premier interviene alla presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa e ribadisce il no al dialogo con questa sinistra. "Si alla riforma della giustizia, anche cambiando la Costituzione". Nessun aumento di truppe in Afghanistan".
News Nazionali

Roma, 10 dic. (Adnkronos/Ign) – "Con questa opposizione non c'è possibilità di dialogare. Non si può parlare con chi mi paragona ad Hitler, a un dittatore argentino, con chi mi accusa di essere il diavolo e non si permette di dire una parola sulla moralità pubblica". Lo afferma Silvio Berlusconi, intervenendo alla presentazione del libro di Bruno Vespa ''Viaggio in un'Italia diversa''.

Il presidente del Consiglio assicura: "Non mi siederò mai a un tavolo con questi individui. Questa è una sinistra non democratica e non riformista. Non accetto di poter parlare con questo tipo di persone". Cosa diversa sono le prerogativa del Parlamento dove i gruppi tra loro possono anche collaborare, spiega Berlusconi. Con questa maggioranza "dobbiamo andare avanti, abbiamo sondaggi che ci danno al 68%".

 

Il premier ribadisce la necessità di separare le carriere per i magistrati. "Ritengo sia giusto separare gli ordini perchè un pubblico ministero deve far parte di un ordine diverso e deve avere gli stessi diritti e doveri dell'avvocato. E cioè, andare dal giudice, bussare alla porta, e prendere un appuntamento. In questo modo i cittadini sono garantiti".

Il governo è pronto a fare la riforma della giustizia, cambiando anche la Costituzione, poi spetterà ai cittadini decidere. sottolinea il Cavaliere. "La Costituzione si può cambiare e poi l'ultima parola spetta ai cittadini. Ci sono due votazioni con sei mesi di tempo l'una dall'altra. Poi a decidere se la riforma sarà giusta saranno i cittadini. Questa è la democrazia".

Incalzato da Vespa, il premier annuncia che non ci sarà nessun aumento delle truppe italiane in Afghanistan. "Ho incontrato il generale Petraeus e non si è parlato di nessun aumento delle nostre truppe". Il Cavaliere sottolinea che "sono stati cambiati i caveat" e dunque i militari italiani "possono agire di più". Il dibattito sulla guerra accende poi una polemica con il governo D'Alema: "I bombardamenti in Serbia li ha fatti il governo D'Alema e non il governo Berlusconi, che invece non li avrebbe fatti" afferma il presidente del Consiglio.

Sul fronte politico, Berlusconi conferma che per l'Udc di Pier Ferdinando Casini "le porte sono spalancate nel Pdl".

Parlando infine del nuovo libro di Bruno Vespa 'Viaggio in un'Italia diversa', il premier trova alcune similitudini con la Divina Commedia. Ammette di non aver letto tutto il libro, ma ne ha scorse alcune parti: "Mi ricorda il passo del poema dantesco, anche qui c'è un nuovo inizio: c'è l'inferno, il purgatorio e il paradiso". Vespa lo interrompere per chiedere: "Il paradiso sarebbe lei?". "Il paradiso -replica Berlusconi sorridendo- sarebbe il governo attuale che promette all'Italia quel cambiamento che è davvero necessario". Poi Berlusconi assicura che leggerà per intero la nuova opera del giornalista durante le feste di Natale e invita i presenti in sala a "ordinare 30, 40, 50 copie a testa per fare un originale regale di Natale".

Non mancano i complimenti all'autore che, ricorda il premier, non usa il registratore e riporta fedelmente le sue frasi nel libro. "Vespa è veramente bravo", sottolinea ancora Berlusconi invitando la platea ad un applauso.

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