Carburanti, il governo dà vita alla riforma: arriva il controllo settimanale dei prezzi

Il governo da' il via alla riforma strutturale del sistema della distribuzione dei carburanti e vara il prezzo settimanale.
News Nazionali

Roma, 21 apr. (Adnkronos) – Il governo da' il via alla riforma strutturale del sistema della distribuzione dei carburanti e vara il prezzo settimanale, che obbliga le compagnie petrolifere a comunicare il prezzo massimo a cui dovranno vendere i carburanti. In quella settimana i prezzi potranno solo scendere, ma non salire. Il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia lo dice al termine della sigla del protocollo di ristrutturazione della rete di distribuzione dei carburanti siglato con i sindacati dei gestori, l'Unione petrolifera e i consumatori al ministero dello Sviluppo economico.

"Finalmente si avvia una riforma strutturale del sistema di distribuzione dei carburanti -ha spiegato Saglia- l'abbiamo voluta attraverso un protocollo unitario siglato da tutti, sindacati, Unione petrolifera e consumatori, per evitare disagi ai cittadini. E' un traguardo per il governo quello di portare entro i prossimi tre anni il prezzo dei carburanti in Italia a quello del resto d'Europa". Il primo obbiettivo, ha spiegato Saglia, che si realizzera' nel primo anno sara' quello di portare gli impianti self service dall'attuale 40% all'80%.

"Questo ci permettera' di avere un prezzo dei carburanti inferiore -spiega Saglia- e con il prezzo settimanale i cittadini saranno meno confusi e potranno fare confronti diretti dei prezzi. E' una misura di trasparenza che stabilisce che il prezzo in quella settimana puo' essere diminuito, ma non alzato. In piu' elimineremo dai cartelloni i millesimi, perche' fanno confusione e rendono poco trasparente il prezzo. Chiaramente su questo l'Antitrust dovra' dare il suo parere".

Saglia, inoltre, ha spiegato che si e' costituito un fondo per l'indennizzo degli impianti che dovranno chiudere nei prossimi 3 anni per arrivare alla chiusura di almeno 5-6 mila.

"Oggi e' stato ampiamente condiviso un protocollo di lavoro molto importante per fare dell'Italia un Paese piu' moderno nel settore nevralgico dei carburanti, con effetti positivi per i consumatori e per le imprese. Ciascun protagonista del settore ha fatto la propria parte rinunciando a qualcosa per raggiungere un risultato utile per il Paese e per tutti noi". Cosi' il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha commentato il protocollo siglato.

"I contenuti del protocollo -ha proseguito Scajola- spingono tutta la filiera a nuovi obbiettivi di efficienza e trasparenza. In particolare, sono affrontate: la definizione settimanale dei prezzi dei carburanti; una maggiore flessibilita' degli orari dei distributori ai quali sara' consentito di vendere piu' facilmente anche prodotti non oil; la razionalizzazione della rete di distribuzione per aumentare l'efficienza media delle stazioni di servizio; l'ampliamento dei self service e dei pre-pay per avvicinarci alle medie europee; la razionalizzazione dello stoccaggio e della distribuzione all'ingrosso dei carburanti".

"Con l'attuazione delle misure individuate nel protocollo si avvia concretamente la riforma del settore della distribuzione ponendo le basi -conclude Scajola- per ridurre il differenziale di prezzo dei carburanti tra l'Italia e l'Europa e per dare risposta seria e concreta alle polemiche che periodicamente infiammano il settore".

I consumatori di Federconsumatori ed Adusbef hanno espresso "apprezzamento per il documento" siglato. ''Grazie alle nostre continue pressioni e denunce, finalmente, giungono dei risultati che, se si tradurranno in fatti concreti, porteranno benefici per gli automobilisti e una minore distanza con la media dei prezzi in Europa'', dicono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

I consumatori comunque, "vigileranno attentamente affinche' tali misure trovino una concreta applicazione da parte delle compagnie e dei singoli distributori nel piu' breve tempo possibile", proseguono in una nota. Il Ministero, inoltre, proseguono, "ha confermato l'importanza delle norme, peraltro gia' esistenti, relative ad un'accisa mobile che controbilanci l'automatico aumento dell'Iva qualora le variazioni del petrolio raggiungano livelli predeterminati, agendo cosi' come strumento di calmieramento del prezzo dei carburanti".

I consumatori ricordano poi gli interventi, da tempo proposti delle nostre associazioni, che dovranno essere realizzati: la costituzione di una Commissione istituzionale per il controllo della doppia velocita', misura fondamentale per evitare le speculazioni; la razionalizzazione della rete di distribuzione, con l'incremento della vendita non-oil e, quindi, l'apertura della vendita anche presso la grande distribuzione, che consentira' una riduzione dei prezzi dei carburanti;l'eliminazione della cifra dei millesimi, al fine di una migliore comparazione dei prezzi; l'obbligo di far passare, tra un aumento di prezzo e l'altro, almeno 7 giorni.

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