Bruxelles, 20 gen. (Adnkronos/Aki/Ign) – Con 83 voti favorevoli, un contrario e due astenuti, il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha votato a favore della risoluzione che chiede l’estradizione di Cesare Battisti dal Brasile e presentata con il sostegno dei principali gruppi politici.
Con questo atto, commentano i deputati del Pdl subito dopo il voto dell’Aula di Strasburgo, “il Parlamento europeo ribadisce che i principi della giustizia non sono negoziabili per i cittadini europei”. L’Europarlamento, aggiungono i deputati del Pdl, ha dato “la propria autorevole e credibile testimonianza in favore dell’esigenza di giustizia e legalita’ che proviene dalle famiglie delle vittime di Cesare Battisti”, le quali hanno tenuto ieri una conferenza stampa all’Europarlamento.
“Non vendetta ma giustizia deve essere fatta” come hanno chiesto i familiari delle vittime ieri a Strasburgo, “e perche’ giustizia sia fatta, Cesare Battisti deve essere estradato”, ha dichiarato il capogruppo del Pdl Mario Mauro a margine del voto, sottolineando che “perche’ Battisti venga estradato noi auspichiamo che attraverso questa risoluzione il Parlamento europeo passa fare da cassa di risonanza autorevole e credibile a quello stesso grido: non vendetta ma giustizia deve essere fatta”.
Secondo Mauro, infatti, “l’Unione europea e’ un progetto politico in cui abbiamo messo in comune valori e ideali per sconfiggere la ferocia delle ideologie totalitarie, l’arbitrio della violenza, l’abisso del terrorismo”. Quindi, “perche’ questo progetto si compia torniamo a chiedere con forza: non vendetta ma giustizia sia fatta”, ha concluso Mauro nella nota diffusa a Bruxelles.
Per il Pd è intervenuto il capogruppo degli eurodeputati David Sassoli: “Siamo convinti che l’impegno dell’Europa contribuira’ ad incoraggiare le autorita’ brasiliane a rendere finalmente giustizia”, in quanto “siamo qui per ricordare, come Parlamento europeo e come Europa, che tutte le istituzioni democratiche devono tutelare ed essere vicine a familiari delle vittime del terrorismo”.
“Noi rappresentiamo l’Europa dei diritti di tutti, ed e’ un diritto delle vittime quello di sapere che i colpevoli di reati cosi gravi scontino la pena in carcere”, ha sottolineato Sassoli, ricordando che “i rapporti tra Brasile e Ue si basano sul reciproco riconoscimento e sul rispetto dello stato di diritto e dei diritti fondamentali”. Quindi, per il capogruppo del Pd “non c’e’ alcuna questione nei rapporti di amicizia con il Brasile, ma il comportamento contraddittorio del Brasile e’ difficile da capire e la decisione della corte suprema e’ apparsa incomprensibile ai familiari delle vittime e all’opinione pubblica”.