Crisi, Obama promette: ‘In due anni 2,5 mln di posti di lavoro’

Il presidente eletto Usa nel discorso settimanale alla radio: 'Rischiamo di finire in una spirale deflattiva, occorre un'azione tempestiva e robusta'. E annuncia: 'Il mio staff sta mettendo a punto un piano di stimolo economico'
News Nazionali

Chicago, 22 nov. – (Adnkronos/Ign) – Un piano per creare 2,5 milioni di posti di lavoro in due anni, nel tentativo di rilanciare l'economia e frenare una crisi che rischia di far precipitare il Paese in "una spirale deflattiva". E' quanto annuncia il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama nel suo secondo discorso settimanale alla radio, dove avverte che occorre un'azione tempestiva e robusta.

''Se non agiremo rapidamente e in maniera coraggiosa potremo perdere il prossimo anno milioni di posti di lavoro, come ritiene la maggior parte degli esperti", ha avvertito sottolineando che "al momento rischiamo di finire in una spirale deflattiva che potrebbe aumentare ulteriormente il nostro debito".

Ma Obama ha ribadito che il suo staff sta mettendo a punto un piano di stimolo economico 'aggressivo' per i prossimi due anni che mira alla creazione di 2,5 milioni di posti di lavoro entro il gennaio del 2011. E che il democratico che conta di firmare non appena si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio: è un piano, ha sottolineato, "grande abbastanza per rispondere alle sfide che abbiamo di fronte"… e che "getterà le basi per un'economia forte e in grado di crescere".

"Faremo tornare la gente al lavoro per ricostruire le nostre strade dissestata e i ponti – promette il futuropresidente Usa – modernizzare le scuole per i nostri figli, costruiremo pannelli solari e parchi eolici e tecnologie per l'energia alternativa che possano liberarci dalla nostra dipendenza dal petrolio straniero e mantenere competitiva la nostra economia negli anni a venire". Per Obama, tutti questi "non sono solo provvedimenti per tirarci fuori dalla crisi: si tratta anche di investimenti a lungo termine nel nostro futuro economico che e' stato ignorato troppo a lungo".

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