Roma, 18 mar. (Adnkronos/Ign) – Cento deputati del Pdl chiedono al premier Silvio Berlusconi di non porre la fiducia sul ddl sicurezza perche' nel provvedimento sono contenute "norme inaccettabili", come quella che obbliga i medici, "ma anche gli insegnanti e chiunque eserciti incarichi pubblici" a denunciare gli immigrati clandestini. La richiesta e' contenuta in una lettera inviata al presidente del Consiglio e diffusa da Alessandra Mussolini, presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia.
"Ti chiediamo -si legge nella lettera inviata a Berlusconi- di non porre la fiducia sul disegno di legge 2180. In esso sono contenute norme a nostro giudizio inaccettabili e che necessitano di indispensabili correzioni. Siamo certi che ne converrai anche tu, quando potrai renderti conto di come questo dettato legislativo vada contro i piu' elementari diritti umani e in particolare dell'infanzia e della maternita'". "Si sostiene che questo ddl non obblighi il medico a denunciare l'immigrato clandestino che si presenti per essere curato ai posti di pronto soccorso, in ospedale, o nei centri di vaccinazione. Non e' cosi'. Anzi -scrivono i firmatari della lettera- l'obbligo di denuncia potra' riguardare anche gli insegnanti e chiunque eserciti incarichi pubblici".
"Infatti -viene rilevato nella lettera- l'introduzione in sede penale del reato di clandestinita', come previsto dal ddl sicurezza, impone a medici e insegnanti l'obbligo di denuncia, cosi' che il loro comportamento non ricada sotto i rigori degli articoli 361 e 362 del Codice penale, trattanti il reato di omessa denuncia da parte del pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio". "Sarebbe -prosegue la lettera- una vera e propria trappola per bambini, da attirare con l'obbligo dell'istruzione, cosi' da individuarli e colpirli proprio con la mano del medico o dell'educatore. Il risultato sarebbe l'esclusione da qualsiasi rapporto educativo e da qualsiasi cura medica soprattutto di bambini e donne in gravidanza, con conseguente rischio sanitario non solo per loro ma per tutti noi, e un regresso spaventoso in fatto di civilta' del nostro Paese".
"Tutto questo -conclude la lettera- va contro la nostra e crediamo la tua coscienza. Porre la fiducia mantenendo queste gravissime disposizioni sarebbe un errore imperdonabile. Ti chiediamo di dare la possibilita' a noi parlamentari di rimettere mano a queste norme offensive per i valori che anche tu professi".
Marco Minniti, responsabile sicurezza del Pd, rileva come sia ''molto importante che un numero cosi' rilevante di parlamentari della Pdl segnali la propria profonda contrarieta' su alcune norme contenute nel ddl'' . Norme che "mettono in discussione i principi fondativi della professione medica'' ed ''espongono a seri rischi l'intera salute pubblica'', ha detto.