Gossip in ufficio? Arma pericolosa ma ecco come può essere disinnescata

Lo studio è firmato anche da Donna Eder, un'esperta americana molto nota nel campo della ricerca sul gossip.
News Nazionali

Roma, 28 ott. (Adnkronos Salute) – Il gossip sul lavoro e' un'arma a doppio taglio. Puo' essere usata per intaccare la reputazione di capi e colleghi, ma anche come una sorta di 'regalo', per aumentarne potere e influenza. A 'fotografare' l'effetto delle chiacchiere da scrivania e' uno studio dei ricercatori americani dell'Indiana University. Che spiegano in che modo questa arma viene affilata, usata su questo o quel collega, ma anche come la sua influenza possa mutare. Lo studio, pubblicato sul 'Journal of Contemporary Ethnography', identifica i modi in cui le persone 'bersagliate' dal gossip vengono valutate negativamente nel corso dei meeting: dalle critiche velate al sarcasmo, al confronto con alcuni colleghi 'virtuosi'.

Non solo. Secondo gli studiosi, gli sforzi di qualcuno per imbarcarsi in un gossip negativo possono essere sottilmente 'anestetizzati' modificando il soggetto, proponendo qualche altro protagonista delle critiche o prevenendo la chiacchiera malevola con commenti positivi. "In generale, quando si partecipa a un incontro di lavoro, e' bene essere attenti alla direzione che prendono le conversazioni, specie quando si esce dai temi ufficiali e si parla di persone che non sono presenti", suggerisce Tim Hallett, sociologo dell'ateneo Usa. "Essere attenti a quello che sta accadendo e' una forma di politica che potrebbe rivelarsi utile: un'arma contro gli assenti, ma anche un inatteso regalo. Se se ne parla bene – spiega – questo si trasforma in un elisir per la loro reputazione".

Lo studio, firmato anche da Donna Eder, un'esperta americana molto nota nel campo della ricerca sul gossip, e' basata su due anni di studio delle dinamiche lavorative in una scuola elementare di citta'. Un istituto in fase di transizione, perche' la nuova responsabile era al primo anno di lavoro.

Ebbene, i ricercatori hanno visto che, quando gli sforzi degli insegnanti per segnalare critiche e lamentele non riuscivano ad arrivare attraverso i canali ufficiali, si ricorreva al gossip. Insomma, osservando e intervistando insegnanti e amministratori, ma anche videoregistrando 13 incontri fra docenti i ricercatori, il team ha scoperto che le 'chiacchiere' non ufficiali erano molto comuni. E seguivano direzioni chiare.

Nel corso degli incontri fra insegnanti, che duravano 40 minuti, Hallett ha registrato 25 episodi di gossip in pieno meeting, e non nella fase preparatoria o alla fine. Analizzando il contenuto e i riflessi di questi pettegolezzi i ricercatori hanno scoperto che il gossip 'formale' e' piu' diretto, e quasi sempre negativo, spesso prevede critiche velate e puo' toccare piu' soggetti. Ma puo' essere disinnescato cambiando soggetto o prevenendo le critiche con frasi di apprezzamento. Inoltre parte spesso dalle stesse fonti. Mentre il pettegolezzo informale segue quello formale, ma dura meno. Insomma, "spesso la gente spiega che non sa dire come certe voci siano nate, ma sbaglia: basta guardarsi bene intorno per capire come nasce e si diffonde il gossip".

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