‘Hitler non si sparato nel bunker’. Test del dna rivelerebbe che il teschio ritrovato è di donna

Secondo quanto scrive il 'Sun', infatti, i test del Dna eseguiti sul (presunto) teschio del fuhrer affermano che i resti ritrovati appartengono a una donna.
News Nazionali

Londra, 28 set. (Ign) – Adolf Hitler potrebbe non essersi sparato nel bunker, così come ci hanno raccontato i libri di storia. Secondo quanto scrive il 'Sun', infatti, i test del Dna eseguiti sul (presunto) teschio del fuhrer affermano che i resti ritrovati appartengono a una donna.

Secondo la storia, Hitler si è sparato un colpo di pistola alla testa nel suo bunker, dopo aver preso una pillola di cianuro; il cadavere è stato poi parzialmente cremato e sepolto all'esterno del bunker, fino a quando l'Armata Rossa disseppellì quel che restava del corpo per portarlo in Russia. E nel 1970 il Kgb ordinò che i resti fossero bruciati, salvando solo parte del cranio e l'osso mascellare.

In questi giorni un archeologo americano, Nick Bellantoni, ha ottenuto il permesso di esaminare i resti e altri reperti del bunker scoprendo, dopo aver effettuato i test del Dna, che il cranio non solo appartiene a una donna ma anche molto più giovane di Hitler. Dunque, il teschio potrebbe essere quello di Eva Braun, la giovane amante del dittatore, ma non è escluso che sia di una terza persona. "Potrebbe essere di chiunque – ha detto Bellantoni – non c'è alcuna prova che la Braun si sia sparata o sia stata uccisa".

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