Inflazione in calo a novembre

I dati Istat: l'indice dei prezzi al consumo registra un incremento del 2,7% contro il 3,5% di ottobre. Torino, l'Aquila e Napoli le città più care. La variazione congiunturale è stata del -0,4%
News Nazionali

Roma, 15 dic. (Adnkronos/Ign) – Inflazione in calo a novembre, al 2,7% contro il 3,5% di ottobre. Lo rileva l'Istat aggiungendo che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, comprensivo dei tabacchi, ha registrato una variazione di -0,4% rispetto al mese precedente.

Al netto dei tabacchi, l'indice ha presentato, sempre nel mese di novembre, una variazione congiunturale di -0,4% e una variazione tendenziale di +2,6%.

Gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati per i capitoli Comunicazioni (+0,3%), Mobili, articoli e servizi per la casa e Servizi sanitari e spese per la salute (+0,2% per entrambi); una variazione nulla si è registrata nel capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura; variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (-2,3%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,4% per entrambi). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+6,4%), Bevande alcoliche e tabacchi (+5,3%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,7%); una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitolo Comunicazioni (-3,6%).

Anche per quanto riguarda i consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente, misurati attraverso l'indice Foi, "gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Abitazione, Acqua, Elettricità e Combustibili (+6,1%), Bevande alcoliche e tabacchi (+5,3%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,7%).

La fotografia scattata dall'Istat evidenzia per specifici prodotti alcuni andamenti degni di nota: la benzina verde registra una diminuzione congiunturale del 10,4% (-7,5% tendenziale), mentre la pasta, che nei mesi scorsi ha subito aumenti significativi, segna un +0,3% rispetto al mese precedente e +29,8% rispetto a novembre 2007. In crescita dello 0,2% congiunturale la carne, il cui tasso tendenziale scende lievemente (dal +3,3% al +3,2%).

Il primato delle città più care va a Torino, l'Aquila e Napoli (+2,9%). Seguono Genova, Firenze, Ancona e Reggio Calabria (+2,8%). Incrementi più moderati hanno riguardato le città di Aosta (+1,9%), Bari (+2,0%) e Potenza (+2,1%).

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