Marchionne verso il ruolo di amministratore delegato di Chrysler

L'attuale ad Fiat dovrebbe in ogni caso diventare membro del board della più 'piccola' casa automobilistica americana. L'accordo dovrà trovare il favore di tutti gli azionisti. Sponsor di Marchionne è, secondo il Washington Post, l'amministrazione Obama.
News Nazionali

Roma, 14 apr. (Adnkronos) – Sergio Marchionne potrebbe diventare amministratore delegato della Chrysler. L'ipotesi per l'esito della trattativa tra Fiat e Chrysler è avanzata da Automotive News, l'autorevole rivista Usa dedicata al mondo dell'automotive.

L'avvicinarsi della scadenza imposta dall'amministrazione Obama per trovare una soluzione per la più 'piccola' casa automobilistica americana, secondo Automotive News, imporrebbe una revisione della struttura proprietaria di Chrysler, un nuovo Cda e un nuovo management. E quindi un coinvolgimento dell'Ad della Fiat nello stesso ruolo in Chrysler o comunque almeno come membro del board.

Comunque l'accordo dovrà trovare il favore di tutti gli azionisti, da Cerberus che ha l'80% a Daimler che ha ancora il 20% della società, ma anche del sindacato United Auto Worker e dei creditori.

Secondo il Washington Post' che cita fonti ufficiali dell'amministrazione Obama, la Casa Bianca ''è convinta che Marchionne può fare per Chrysler quello che ha già fatto per Fiat. Marchionne è un manager 'non convenzionale, ma funziona', dice un membro ufficiale dell'amministrazione Usa, 'noi crediamo che sia l'uomo giusto in questo momento' per Chrysler''.

"La Chrysler ha bisogno di 6 miliardi di dollari – ricorda il Washington Post – e l'amministrazione Obama è convinta della necessità di un partner per sopravvivere e spinge affinché l'accordo con Fiat vada a buon fine. L'accordo permetterebbe di produrre auto più piccole e meno inquinanti e per Fiat sarebbe l'occasione per tornare dopo 23 anni sul mercato americano con la Fiat 500 e l'Alfa Romeo". "Le case automobilistiche americane hanno vissuto nel mondo dei sogni – ha detto Sergio Marchionne, ad Fiat in un'intervista di qualche settimana fa – Le loro attivita' finanziarie hanno coperto i loro errori industriali".

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