Messina, Berlusconi: ‘Nuovi quartieri in 4-5 mesi’. Lombardo: ‘Mai più abusivismo’

Ribadito lo stop al pagamento delle tasse e dei mutui
News Nazionali

Messina, 5 ott. (Adnkronos/Ign) – "Ci sono 520 persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni e per loro prevediamo che, con l'intervento della Regione e del Governo, si possa avviare un'attività di costruzione di quartieri in cui queste comunità possano riformarsi. L'esperienza dell'Aquila, unica al mondo, ci offre la possibilità di prevedere che questi quartieri potranno essere realizzati in 4 o 5 mesi". Lo ha ribadito oggi il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a proposito della situazione a Messina.

Il premier ha confermato inoltre "uno stop al pagamento di imposte e tasse e dei mutui: nessun cittadino colpito da queste tragedie naturali può dire di essere stato abbandonato".

''Non possiamo più tollerare alcun abuso o abusivismo edilizio – ha rimarcato da parte sua il governatore siciliano Raffaele Lombardo – Dobbiamo rimboccarci le maniche, invertire la tendenza, essere inflessibili, demolire quello che non è stato demolito''. Il presidente della Regione Siciliana si è quindi impegnato a ''combattere il clientelismo criminale''. ''Esiste un clientelismo che, ad esempio con le demolizioni mancate – ha spiegato – può portare a eventi drammatici come quelli che hanno fatto perdere la vita a 23 persone''.

Lombardo ha anche annunciato il ritiro del disegno di legge sul piano case in Sicilia ''che giace da qualche mese all'Assemblea regionale siciliana''. ''Non potrà che essere rivisto, lo ritireremo e lo rivedremo'' ha detto il presidente della Regione Siciliana.

''In Sicilia, soprattutto a Messina – ha osservato – ci sono territori, in cui l'equilibrio idrogeologico è fragilissimo e credo che di queste alterazioni ce ne siano state più che in altre parti. Andare a pensare di riedificare con il trenta per cento in più sarebbe da folli, quindi il ddl va ritirato''. ''In molti casi – ha rimarcato – bisognerà trovare un accordo con i cittadini affinché molte delle case colpite dalla frana vengano lasciate e demolite per essere costruite altrove, dove non si possono più verificare fatti di questo tipo''.

Lombardo ha poi messo in chiaro che ''i soldi del ponte di Messina non potranno essere spesi né su Scaletta Zanclea né su Giampilieri, perché si tratta in gran parte di Progetto di finanza, quindi chi parla d'altro dice sciocchezze senza sapere di dirle''. Ed ha ribadito: ''Il motivo per cui si fa il ponte è proprio quello che ci sono altre infrastrutture da realizzare, perché con il ponte non potrà non esserci l'Alta velocità e altre infrastrutture''. Il ponte di Messina ''non è una cattedrale nel deserto – ha concluso – perché ci auguriamo di percorrerlo e di inaugurarlo''.

Ad assicurare che il ponte si farà è stato anche Altero Matteoli. ''Mi pare – ha detto il ministro delle Infrastrutture – che non possa essere messo in discussione".

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte