Musi lunghi al Senato, alla buvette panini incellofanati al posto dei piatti gourmet

Scampato pericolo per caffé, cornetto e la normale attività di bar con bibite e aperitivi.
News Nazionali

Roma, 9 nov. (Adnkronos) – Buvette anno zero, ovvero il deserto dei tavoli. La ristrutturazione della ristorazione a palazzo Madama, entrata in vigore oggi, è stata spietata con le pietanze. Niente colori, niente acciottolio di stoviglie, niente profumi che si insinuano fin sotto il naso del Busto di Garibaldi nella sala omonima.

Da oggi, solo panini, toast e tramezzini, irrigiditi nella pellicola trasparente, al posto dei primi a base di pasta o riso e dei secondi di carne o pesce. Scampato pericolo per caffé, cornetto e la normale attività di bar con bibite e aperitivi. Frutta in abbondanza, quella sì, ma con curioso effetto miraggio: un senatore (fra i pochi presenti di venerdì, ma chissà cosa accadrà nei giorni di seduta) chiede delle patate e gli viene risposto che quelli nella teglia sono pezzi d’ananas e melone. L’addio alla tavola calda al piano nobile è stato deciso nell’ambito della spending review, con tagli e risparmi, e coinvolge anche il bar del personale nell’annesso palazzo Carpegna, che da oggi non serve più, proprio come la buvette, pasti caldi o freddi. Resta, fino al 31 gennaio, il ristorante riservato ai senatori. Successivamente, il servizio dovrebbe essere sospeso in vista della nuova gara. Ai mugugni dei senatori, si somma il disagio del personale dell’amministrazione e dei gruppi, che, dati i tempi spesso imprevedibili dell’attività parlamentare tra aula e commissioni, non sempre riesce a raggiungere la mensa che dista un quarto d’ora a piedi in piazza delle Coppelle. Per diversi assistenti parlamentari, poi, che di norma possono allontanarsi per mangiare ma non nell’orario di lavoro, il digiuno è servito.

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