Onu, Ahmadinejad attacca Israele: “Stato disumano”. Le delegazioni lasciano l’aula

Nel suo terzo discorso davanti all'Assemblea generale
News Nazionali

New York, 24 set. (Adnkronos/Ign) – Nuovo duro attacco del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ad Israele. Durante il suo discorso all'assemblea Onu in corso a New York, il leader di Teheran ha accusato lo Stato ebraico di "politiche inumane contro i palestinesi" e ha parlato, senza menzionarli direttamente, degli ebrei come una "piccola e avida minoranza che domina la politica, l'economia e la cultura mondiale con una complicata rete stabililendo una nuova forma di schiavitù"

Un discorso ancora una volta pieno d'odio antisemita che ha provocato la clamorosa protesta di numerose delegazioni occidentali, tra cui Stati Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Canada, i cui delegati hanno lasciato l'aula. Israele aveva deciso di boicottare in partenza il discorso del leader iraniano, ma altri diplomatici hanno voluto manifestare in modo ancora più tangibile il loro dissenso contro quella che hanno definito la "odiosa e offensiva retorica antisemita" di Ahmadinejad, che ha parlato così in un'aula semivuota.

Iniziato in forte ritardo a causa dell'interminabile 'show' di Gheddafi, Ahmadinejad nel suo discorso, il terzo davanti all'Assemblea generale, ha inoltre accusato le forze occidentali di portare "guerra, massacro, aggressione, terrore ed intimidazione" in Medio Oriente, citando le guerre in Iraq ed Afghanistan.

Quindi un veloce riferimento al nucleare, con un appello generico al disarmo, e alla legittimità della sua contestatissima rielezione del 12 giugno: "Sono stato scelto ancora una volta da una grande maggioranza di iraniani. Il nostro paese ha avuto gloriose e pienamente democratiche elezioni che hanno aperto un nuovo capitolo della nostra marcia verso il progresso nazionale e relazioni internazionali rafforzate"

Immediate le proteste. "Non permetteremo ad un leader pericoloso di minacciarci con un altro Olocausto", ha dichiarato qualche ora dopo Benjamin Netanyahu in un'intervista ad Israel Hayom commentando il discorso. Il premier israeliano ha anche spiegato di "non aver assistito al discorso di Barack Obama per non sedere nella stessa sala con il presidente iraniano che ha negato l'assassinio di sei milioni di ebrei e chiede all'annientamento di altri sei milioni".

Un discorso tutto incentrato "sull'odio e conferma il pericolo costituito dall'Iran", ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gavriela Shalev. Mentre per l'ambasciatore negli Stati Uniti, lo storico di origine americana Michael Oren, il discorso è stato un "classico dell'antisemitismo ed ha mostrato la verità a chiunque ancora possa avere dubbi sulla vera natura del regime in Iran".

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