Palermo, imprenditori denunciano pizzo: 10 arresti

In manette i responsabili di estorsioni imposte ai commercianti dell'Area di sviluppo industriale di Carini tra il 1973 e il 2007. Imponente operazione dei carabinieri.
News Nazionali

Palermo, 28 nov. – (Adnkronos) – Stanchi di essere costretti a pagare il pizzo a Cosa nostra alcuni imprenditori e commercianti dell'Area di sviluppo industriale di Carini, grosso centro del palermitano, hanno deciso di denunciare i loro estorsori ai Carabinieri. E' così scattata la retata dei Carabinieri della compagnia di Carini, che nella notte hanno eseguito 10 ordini di custodia cautelare emessi dal gip del tribunale di Palermo. Gli indagati sono accusati di essere fra i responsabili delle estorsioni imposte ai commercianti tra il 1973 e il 2007.

Le indagini hanno riguardato nove imprese dell'Area di sviluppo industriale di Carini che hanno denunciato. Le vittime del pizzo sono state assistite dall'associazione antiracket ''Libero Futuro'' di Palermo. Il volume d'affari delle estorsioni ammontava a oltre 400 mila euro, a cui si devono aggiun gere anche le assunzioni di persone ''segnalate'' da Cosa nostra.

Le dichiarazioni degli imprenditori hanno consentito di chiarire la responsabilità di numerosi danneggiamenti ai danni di aziende e cantieri, nonché di avviare mirate attività tecniche che hanno portato, di seguito, ad individuare gli autori di ulteriori danneggiamenti, colti dalle telecamere. ''L'aspetto qualificante dell'operazione – spiegano i Carabinieri – è la stretta connessione dell'attività info-investigativa dell'Arma con le denunce degli imprenditori che, per la prima volta a Palermo, hanno deciso di avviare contestualmente un percorso di collaborazione, permettendo di delineare un quadro probatorio ampio e puntuale sulle attività estorsive subite''.

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