Roma, 14 apr. (Adnkronos/Ign) – Fa discutere la proposta del ministro Tremonti di devolvere una parte del 5 per mille per finanziare la ricostruzione in Abruzzo. In prima fila contro l'iniziativa il Pd e l'Udc che bollano l'intenzione del governo come sbagliata e dannosa.
''Porta più danni che vantaggi – dice la senatrice Mariapia Garavaglia (Pd) – Questa misura infatti colpirebbe proprio quelle organizzazioni che sono presenti sul territorio, hanno una capacità operativa e sono in grado di intervenire rapidamente in casi drammatici come quello dell'Abruzzo. Perciò non bisogna togliere risorse a chi, fin dall'inizio, ha saputo portare con professionalità ed efficienza un grande aiuto alle popolazioni colpite".
Più duro il commento di Roberto Della Seta, senatore del Pd e capogruppo in Commissione Ambiente, che parla di ''proposta indecente e anche un po' schizofrenica''. ''Speriamo venga abbandonata come altre idee balzane proposte dal questo governo. In questi giorni tragici – sottolinea – si è dimostrato una volta di più che il volontariato, l'associazionismo sono pilastri insostituibili del 'welfare' italiano. Se la Protezione civile nel nostro Paese ha raggiunto livelli importanti di efficienza e capillarità, lo si deve anche e molto a migliaia di associazioni grandi e piccole pronte a mobilitarsi con generosità e competenza nelle situazioni di emergenza. Togliere l'ossigeno a questo sistema, come avverrebbe decurtandogli il 5 per mille, sarebbe un atto di assoluta cecità e irresponsabilità e un atto schizofrenico: lo Stato per aiutare dei cittadini in difficoltà interverrebbe penalizzando i servizi ai cittadini resi dal settore no profit".
La proposta di Tremonti ''non piace'' nemmeno all'Udc perché, spiega il segretario centrista Lorenzo Cesa, toglierebbe risorse alle associazioni che già sono al lavoro tra gli sfollati. Mentre Pier Ferdinando Casini invita ad evitare ''le guerre tra poveri: non si trovano le risorse togliendole a qualcun altro''. Cesa annuncia poi che l'Udc sta attivando un numero verde a disposizione di tutti i cittadini che vogliano aiutare le vittime del sisma in Abruzzo.
E sul rischio di ''una guerra tra poveri'' avverte anche il Forum del Terzo Settore, l'unione delle organizzazioni nazionali di secondo e terzo livello che operano negli ambiti del volontariato, dell'associazionismo, della Cooperazione sociale, della Solidarietà internazionale, della Finanza etica, del Commercio equo e solidale in Italia. Per il portavoce Andrea Olivero, la proposta di Tremonti rischia di ''cancellare il principio di sussidiarietà in base al quale è il cittadino che sceglie a che organizzazione della società civile dare il proprio sostegno attraverso il 5 per mille dell'Irpef. In questo modo invece i cittadini finanzierebbero direttamente lo Stato".
"Sono diverse le motivazioni – prosegue Olivero – che ci vedono in disaccordo con tale proposta: il 5 per mille è destinato per legge alle organizzazioni di terzo settore, quelle che da subito si sono impegnate con i propri volontari nei soccorsi in Abruzzo. Ironia della sorte, sono anche le stesse organizzazioni che da due anni attendono il 5 per mille loro attribuito dai cittadini con le dichiarazioni dei redditi del 2007".