Processo lungo, passa la fiducia. Protesta l’Idv: ‘Ladri di giustizia’

Il provvedimento, che ora passa all'esame della Camera, ha ottenuto 160 voti a favore di Pdl, Lega e Coesione nazionale mentre 139 sono stati i voti contrati di Pd, Idv, Udc e Terzo polo.
News Nazionali

Roma, 29 lug. – (Adnkronos) – Il Senato ha approvato il ddl sul processo lungo sul quale il governo aveva posto la questione di fiducia.

Il provvedimento, che ora passa all’esame della Camera, ha ottenuto 160 voti a favore di Pdl, Lega e Coesione nazionale mentre 139 sono stati i voti contrati di Pd, Idv, Udc e Terzo polo.

Durante la mattinata non sono mancati momenti di tensione quando, durante l’intervento di Maurizio Gasparri, i senatori di Italia dei valori hanno inscenato una protesta, alzando dei fogli bianchi con la scritta: ‘Ladri di giustizia’, esponendoli anche in direzione della tribuna stampa. Immediatamente richiamati dal presidente del Senato Renato Schifani, i senatori dipietristi hanno dovuto cessare la contestazione quando sono intervenuti gli assistenti parlamentari che gli hanno tolto loro dalle mani i fogli ‘incriminati’.

Non è la prima volta che Francesco Nitto Palma siede tra i banchi del governo, ma oggi, nell’aula di Palazzo Madama, non lo fa da sottosegretario all’Interno bensì da neo ministro della Giustizia. Il Guardasigilli ha seguito le dichiarazioni di voto. Accanto a lui il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e del Welfare Maurizio Sacconi.

Non bisogna fermare "una buona legge" solo perché fra i possibili destinatari vi è anche il presidente del Consiglio, ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini. "Sembra sorprendente che ci si debba fermare solamente perché fra i molti possibili destinatari di una legge buona c’è il presidente del Consiglio – ha detto il ministro – se questo è un motivo sufficiente per fermare una legge buona io non sono d’accordo". "Rendiamo davvero buona quella legge" poi "a chi si applica, si applica", ha proseguito Frattini, secondo il quale "non deve diventare una variante negativa per una buona legge" il fatto che tra i destinatari ci sia anche il capo del governo. Secondo il ministro, "non è un vulnus alla giustizia" garantire all’imputato che si possano ascoltare i testimoni a sua discolpa. Tuttavia se questo pregiudicasse processi per mafia "potrebbero essere necessari "interventi correttivi, "ammesso che questo provvedimento provochi queste conseguenze".

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