Riforma scuola, varati i regolamenti attuativi

Elementari e medie cambieranno dal 1 settembre 2009, mentre le superiori dal 2010. Tra le novità l'indroduzione del maestro unico, il ripristino delle ore da 60 minuti e il taglio degli indirizzi di licei e istituti tecnici che passano da 714 a 20
News Nazionali

Roma, 18 dic. – (Adnkronos/Ign) – Via libera da parte del Consiglio dei ministri ai regolamenti attuativi del piano programmatico per la Scuola. Un piano che prevede una riforma organica di tutti i cicli, dalle elementari alle medie, alle superiori. "Per la prima volta in Italia dopo la Riforma Gentile del 1923, si mette mano alla scuola con una riforma organica di tutti i cicli (elementari, medie, superiori)", sottolinea un comuncato del ministero dell'istruzione.

Elementari e medie cambieranno già dal 1 settembre 2009 mentre, le superiori cambieranno dal 1 settembre 2010. "I principi che ispirano la riforma -spiega il comunicato- sono più chiarezza e opportunità per le famiglie, più efficienza, semplificazione e snellimento dell'organizzazione e delle procedure, valorizzazione del ruolo dei docenti''.

I provvedimenti approvati dal Cdm sono quattro e prevedono: la riorganizzazione della rete scolastica e dell'utilizo delle risorse umane, la riorganizzazione della scuola dell'infanzia, del primo ciclo di istruzione e dei licei e degli istituti tecnici. Inoltre, per tutte le scuole di ogni ordine e grado aumenterà il tempo dedicato all'insegnamento della lingua inglese. Tra le altre novità, anche il passaggio delle ore di lezione da 50 a 60 minuti e, secondo quanto riferito dal Ministero "dal 2011 i docenti migliori potranno ricevere un premio produttività che potrà arrivare fino a 7.000 euro l'anno".

Nelle MATERNE si introduce la possibilità di anticipare l'iscrizione a 2 anni e mezzo. Restano le 40 ore con due insegnanti per sezione e le famiglie potranno anche scegliere l'orario antimeridiano compatibilmente con le richieste. Confermate anche le "sezioni primavera" per i piccoli di età compresa fra i 24 e i 36 mesi.

Per quanto rigurda le scuole ELEMENTARI, si conferma l'abolizione del modulo (tre insegnanti su due classi), a favore del maestro unico che arriverà dal settembre 2009 in perfetta compatibilità con il tempo pieno. ''Il modello educativo di riferimento – precisa il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini – resta il maestro unico, con una libertà di scelta delle famiglie non sulla tipologia di maestro ma sul quadro orario'' che sarà articolato su 24, 27, 30 o 40 ore settimanali. ''Eliminando modulo e compresenze – ha spiegato – potremo aumentare le classi di tempo pieno'' dove verrà comunque garantita la presenza di due docenti per classe ma non in contemporanea.

MEDIE. La novità più importante riguarda il potenziamento dell'inglese con la possibilità di aumentare da 3 a 5 le ore di insegnamento della lingua, su richiesta delle famiglie. Le due ore della seconda lingua potranno essere utilizzate per corsi di italiano rivolti ad alunni stranieri. Quanto al tempo prolungato, che si articolerà in 36/40 ore settimanali, verrà attivato soltanto su specifica richiesta delle famiglie e soltanto quando ci sia un sufficiente numero di alunni a farne richiesta.

SUPERIORI. Taglio drastico degli indirizzi per i licei e per gli istituti tecnici italiani che passano da 714 a 20. In particolare, ha spiegato il ministro, per quanto riguarda i licei si passa dai 510 indirizzi attuali a nove. Rimangono il liceo scientifico (dove continuerà ad essere presente lo studio della lingua latina), il classico, il linguistico e l'artistico che avrà tre nuovi indirizzi: arti figurative, architettura con design e ambiente, audiovisivo con multimedia e scenografia. A questi si aggiungeranno due nuovi licei, il musicale e quello delle scienze umane. Per quanto riguarda invece gli istituti tecnici, ci sarà una riduzione dagli attuali 204 indirizzi a 11, suddivisi in due macrosettori. Il settore economico che prevede: amministrazione, finanza e marketing e turismo. Il settore tecnologico che prevede: meccanica, meccatronica ed energia; trasporti e logistica; elettronica ed elettrotecnica; informatica e telecomunicazioni; grafica e comunicazione; chimica, materiali e biotecnologie; tessile, abbigliamento e moda; agraria e agroindustria e infine costruzioni, ambiente e territorio.

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