Roma 12 mar. (Adnkronos/Ign) – Nel IV trimestre del 2008 il Pil cala dell'1,9% sul trimestre precedente e del 2,9% rispetto al 2007. Si tratta di un record negativo, infatti, nella serie statistica che parte dal 1980 non si erano mai registrati dati così bassi relativi al trimestre. Lo comunica l'Istat rilevando che "rispetto alla stima preliminare che segnalava un tendenziale al -2,6% e un congiunturale al -1,8%, il dato peggiora rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1%. Se nel 2009 la crescita sarà pari a zero il Pil scenderà per effetto trascinamento dell'1,9%.
Confermato invece il dato del 2008 che vede il pil corretto per gli effetti di calendario diminuire dell’1%. Un calo che non si registrava dal 1975. Il quarto trimestre del 2008 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative del quarto trimestre del 2007.
In termini congiunturali, nel quarto trimestre il PIL è diminuito del 3,3% in Giappone, del 2,1% in Germania, dell’1,6% negli Stati Uniti, dell’1,5% nel Regno Unito e dell’1,2% in Francia. In termini tendenziali, il PIL è diminuito del 4,6% in Giappone, dell’1,9% nel Regno Unito, dell’1,6% in Germania, dell’1% in Francia e dello 0,8% negli Stati Uniti. Nel complesso, il PIL dei paesi dell’area Euro è diminuito dell’1,5% in termini congiunturali e dell’1,7% in termini tendenziali.
Crolla in particolare il settore delle costruzioni e quello dell'industria che nel quarto trimestre 2008 registrano una contrazione annua rispettivamente del 4% e dell'8,4%. A livello congiunturale la riduzione è stata del 3,5% per le costruzioni e del 6,2% per l'industria. Tornando al dato annuo l'agricoltura registra una crescita del 5,9% e per il settore dei servizi la diminuzione è dell'1,2%. Rispetto al terzo trimestre del 2008 nel settore agricolo l'incremento e' del 4,1% mentre la contrazione è dell'1,8% per le attività di commercio, trasporti, comunicazioni e alberghi. Stazionario il settore del credito, assicurazioni e attività immobiliari e servizi professionali (-0,6%).
Le importazioni di beni e servizi in termini congiunturali hanno registrato una riduzione del 2,8%. Nella domanda le importazioni sono calate del 7,4%, gli investimenti fissi lordi del 6,9% e i consumi finali nazionali dello 0,6%. Per quanto riguarda i consumi finali la spesa per le famiglie residenti è diminuita dello 0,8% quella della pa e le istituzioni sociali private è rimasta stazionaria. In termini tendenziali le esportazioni hanno registrato una flessione del 10,7%, le importazioni dell'8,8%. La spesa delle famiglie residenti è diminuita dell'1,5%, quella della pubblica amministrazione e degli istituzioni sociali private dello 0,6%. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale è diminuita, sempre in termini tendenziali dell'1,9%.