Sarah, fermata la cugina Sabrina: concorso in omicidio e sequestro

Ha trascorso la notte in carcere
News Nazionali

Taranto, 16 ott. (Adnkronos) – Ha trascorso la notte in carcere, Sabrina Misseri, la cugina e migliore amica di Sarah Scazzi, la ragazzina di 15 anni di Avetrana uccisa lo scorso 26 agosto, sottoposta a fermo dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Taranto ieri sera al termine di un interrogatorio durato sei ore.

La ragazza è gravemente indiziata dei delitti di sequestro di persona e omicidio volontario in concorso con il padre, Michele Misseri. Quest’ultimo si era già accusato del delitto. Sabrina non ha confessato di aver partecipato all’omicidio, anzi di fronte agli inquirenti avrebbe respinto ogni addebito.

All’inizio era indagata solo per occultamento di cadavere ma nel corso dell’interrogatorio davanti al sostituto procuratore Mariano Buccoliero, al procuratore aggiunto Pietro Argentino e al procuratore capo Franco Sebastio, che l’hanno sentita nella sede della Compagnia dei carabinieri di Manduria, la sua posizione si e’ aggravata. Decisivi sarebbero stati i riscontri investigativi condotti venerdì mattina dai militari del Ris e del Reparto Operativo del Comando provinciale di Taranto nella cantina-garage dell’abitazione di via Deledda alla presenza dello stesso Misseri.

Subito dopo si sarebbe svolto un esperimento giudiziale nel corso del quale gli investigatori hanno ripercorso insieme allo zio di Sarah i luoghi nei quali l’uomo ha detto di aver trasportato il corpo della vittima, nelle campagne di Avetrana prima nei pressi di un casolare dove afferma di averla violentata e poi in un podere all’interno del quale si trova la cisterna interrata piena di acqua dove la getto’. Da ieri sera Sabrina Misseri si trova nel carcere di Taranto. Il suo avvocato Vito Russo stanotte si e’ recato brevemente nella casa di Avetrana della famiglia Misseri per prendere dei vestiti e portarli alla sua assitita nell’istituto penitenziario.

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