Scrive lettere osè alla Canalis, bancario milanese rischia 4 mesi di condanna

L'accusa e' di accesso abusivo a sistema informatico.
News Nazionali

Milano, 15 lug. (Adnkronos) – Ha scritto lettere dal contenuto definito ‘scurrile’ a Elisabetta Canalis dopo aver recuperato l’indirizzo della show-girl ‘sbirciando’ nel sistema informatico. Per questo P.C, un impiegato di banca di 50 anni, si ritrova imputato a Milano e per lui la procura ha chiesto al gup Bruno Giordano la condanna, in abbreviato, a 4 mesi di reclusione. L’accusa e’ di accesso abusivo a sistema informatico. I guai per il 50enne iniziano nel 2008 quando la famosa soubrette denuncia di sentirsi minacciata: riceve fiori e, lettere firmate con nome e cognome.

Per la procura e’ stato facile rintracciare l’autore degli scritti, circa 3 tra il 2007 e 2008, con apprezzamenti pesanti. E’ P.C., impiegato di banca, che lavorava in un ufficio delle cassette di sicurezza. Sentito dagli inquirenti l’uomo ha ammesso di aver spedito le lettere, confessando di aver scritto, nel corso degli anni, a diversi personaggi famosi, tra cui Giulio Andreotti. Il suo, insomma, era un vero e proprio vizietto per rompere la noia. In abbreviato la pubblica accusa ha chiesto la sua condanna a 4 mesi di reclusione per il reato di accesso abusivo a sistema informatico.

L’udienza e’ stata rinviata al 19 settembre prossimo, data prevista per le repliche e giorno in cui il gup potrebbe gia’ ritirarsi in camera di consiglio per decidere. Nel procedimento, comunque, non c’e’ nessuna parte civile perche’ la soubrette non ha mai presentato querela.
 

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