Thyssen, rinvio a giudizio per i sei imputati: “Fu omicidio”

Il gup di Torino ha accolto le tesi dell'accusa. L'amministratore delegato dovrà rispondere di omicidio volontario, colposo per gli altri. Guariniello: "E' una sentenza storica" . Nell'incendio del 6 dicembre dell'anno scorso morirono sette operai.
News Nazionali

Torino, 17 nov. – (Adnkronos/Ign) – Il gup di Torino, Francesco Gianfrotta ha disposto il rinvio a giudizio di tutti e sei gli imputati, indagati nell'inchiesta per il rogo della Thyssen Krupp, dove il 6 dicembre 2007 morirono sette operai. Il giudice ha accolto le tesi dell'accusa, rappresentata dai pm Raffaele Guariniello, Laura Longo e Francesca Traverso.

L'amministratore delegato Harald Espenhan dovrà rispondere di omicidio volontario con dolo eventuale, contestata per la prima volta in un caso di infortunio sul lavoro. Gli altri indagati sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo con colpa cosciente e tutti per incendio doloso. Nel decreto del gup Gianfrotta si legge che l'amministratore delegato è stato rinviato a giudizio perché accusato di aver "omesso di adottare misure tecniche, organizzative, procedurali, di prevenzione e protezione contro gli incendi'' con riferimento alla linea 5. Il giudice, che ha accolto l'impianto accusatorio della procura, sottolinea la mancanza, nella fabbrica di corso Regina Margherita ''del certificato di prevenzione incendi'' e dell'adozione di misure come ''una adeguata e completa valutazione del rischio incendio" in un momento in cui "erano particolarmente necessarie a causa della disposta chiusura dello stabilimento''. A tutti gli indagati, oltre all'amministratore delegato, anche Marco Pucci, Gerald Priegnitz, Daniele Moroni, Raffaele Salerno, Cosimo Cafueri e il legale rappresentante dell'azienda, viene contestato il fatto di '"aver omesso, nell'ambito delle rispettive attribuzioni e competenze, di collocare impianti e apparecchi destinati a prevenire disastri e infortuni sul lavoro".

Per il procuratore aggiunto Guariniello si tratta di "una sentenza storica". "Non è mai successo -ha detto- che si sia arrivati al rinvio a giudizio sia delle persone fisiche che delle persone giuridiche, riconoscendo in un caso anche l'omicidio volontario". La decisione del giudice ha suscitato gli applausi dei parenti delle vittime alcuni dei quali sono usciti dall'aula, gridando "grazie Guariniello" ed "è solo l'inizio devono andare in galera".

L'udienza è fissata per il 15 gennaio in Corte d'Assise, dove per la prima volta approda un processo per le 'morti bianche'.

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