Roma, 25 gen. (Adnkronos/Ign) – Torna a tremare la terra in Toscana ed Emilia. Una forte scossa di magnitudo 4,8 è stata registrata nel primo pomeriggio nelle due regioni ma è stata avvertita fino a Milano, con epicentro nella provincia di Lucca. Tanta la paura ma, secondo le prime informazioni, non ci sarebbero danni.
L’evento sismico è stato registrato alle ore 15.48 ‘con magnitudo locale 4.8′. Le localita’ prossime all’epicentro, sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, sono Castiglione Garfagnana, Villa Collemandina, Pieve Fosciana e Fossandora. Ma la scossa è stata nettamente avvertita anche in Emilia (soprattutto a Modena, Reggio Emilia e Bologna), regione già colpita il 20 maggio scorso da un terremoto di magnitudo 5,8.
"Non c’è al momento nessuna segnalazione di danni ad edifici o persone, siamo in contatto con l’Unita’ operativa della Toscana e anche da loro non ci è giunta per ora alcuna richiesta di intervento", ha spiegato all’Adnkronos il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile dell´Emilia Romagna Maurizio Mainetti.
"Sono comunque in corso le verifiche" prosegue Mainetti ma per ora nessun ulteriore problema è giunto alla centrale operativa neanche dalle zone già colpite dal sisma di maggio. "C’è stata molta paura nei Comuni del crinale appenninico dell’alto modenese e del reggiano" conclude Mainetti, riferendosi alle zone della regione più vicine all’epicentro del sisma.
La scossa di terremoto è stata avvertita con nettezza e forza anche a Firenze. In alcune vie della citta’ non sono mancate le persone che sono scese in strada per la paura, abbandonando uffici e abitazioni. Anche la lezione che il ministro del Lavoro Elsa Fornero stava tenendo all’Università fiorentina, è stata interrotta per un paio di minuti. Poi, passato il momento di paura, il ministro ha ripreso la sua lezione.
"Questa registrata nella Garfagnana è una tipica scossa appenninica che ricade in un’area ben nota per la sua sismicità. Una forte scossa fatale si manifestò nel 1920 in Garfagnana e Lunigiana", ha detto all’Adnkronos lo scienziato Enzo Boschi, sismologo e vulcanologo di fama ed ex numero uno dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ricordando il terremoto che colpì quasi la stessa area di ieri il 7 settembre del 1920 di intensità 6,4 della Scala Richter e IX-X della Scala Mercalli e che ebbe come epicentro Fivizzano, provocando migliaia di feriti e oltre 300morti.
"Quello di oggi è un sisma registrato a 15 chilometri di profondità e di magnitudo 4.8 con onde chiaramente avvertite a Bologna, in tutta l’Emilia Romagna e parte della Lombardia" ha spiegato Boschi. "La zona della Garfagnana comunque negli anni ’80-’90 è stata però oggetto di interventi antisismici ben fatti sugli edifici". Boschi ha poi ricordato che quella di oggi ‘’così come tutte le scosse che si verificano nel Mediterraneo sono dovute alla placca africana che spinge verso la placca euroasiatica".