Roma, 19 lug. (Adnkronos/Adnkronos Salute) – La crisi si fa sentire anche in tempo di ferie. "Le vacanze più brevi, scelte dovendo fare i conti con un portafogli che piange, rischiano di non essere positive. Aumentano lo stress e diminuiscono l'autostima. Al ritorno ci fanno sentire scarichi, privi di energie: uno stop lavorativo così non basta per affrontare un nuovo anno d'impegni". Lo spiega Paola Vinciguerra, psicologa e presidente dell'Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico. I rischi? Dall'ansia, alla depressione, dalle gastriti all'insonnia.
Un sondaggio online sul sito www.eurodap.it, al quale hanno preso parte circa 600 persone tra i 18 e 65 anni, ha messo in risalto come la crisi economica stia incidendo sulla scelta delle vacanze degli italiani in maniera significativa. Per il 60% degli intervistati la crisi economica 'pesa' tanto sulla scelta delle vacanza, abbastanza per il 20%, poco per il 10% e non incide affatto per il resto dei partecipanti al sondaggio. Inoltre il 70% ha dichiarato di aver scelto la vacanza facendo attenzione al costo e non ai reali benefici che dovrebbe comportare. Insomma la crisi si sente eccome e modifica le abitudini di vita in ogni aspetto.
"Andare in vacanza per una persona che lavora tutto l'anno è fondamentale, per una rigenerazione sia fisica ma soprattutto psicologica – afferma la Vinciguerra – Ma se la vacanza, a causa di limitate disponibilità economiche, diventa diversa da quella fatta negli anni precedenti, possono prendere il sopravvento la frustrazione e il senso di fallimento. Anche nei confronti dei nostri figli, ai quali non siamo riusciti a offrire la vacanza che si aspettano o che avevamo promesso". Le conseguenze psicofisiche "possono essere importanti: dall'ansia al panico e alla depressione – assicura – fino a gastriti e insonnia".
Ecco dunque i consigli per gli italiani alle prese con le ferie:
– Non mettersi a confronto con gli altri, la sensazione che ne ricaveremmo è che tutti possono fare ciò che a noi è precluso. Ciò porterebbe inevitabilmente ad un senso d'inadeguatezza e di fallimento;
– Rendersi conto che non siamo noi ad aver fallito, ma che è un periodo di crisi per tutti e che non dipende esclusivamente da noi.
– Cercare di valutare le potenzialità economiche e cercare d'investirle sulla qualità della vacanza, rendendosi conto che può essere comunque rigenerante;
– Evitare qualsiasi atteggiamento apatico: è inutile autocommiserarsi senza fare nulla, ma è meglio organizzare le energie economiche e puntare su obiettivi raggiungibili che corrispondano il più possibile a ciò che ci appaga;
– Ricordarci che bighellonare in città per riempire le giornate ci fa comunque spendere soldi;
– Organizziamo allora con gli amici che sono rimasti in città come noi delle serate particolari, anche in spiaggia, evitando di spendere soldi nei locali;
– Il periodo di riposo non deve necessariamente essere riempito da cose da fare;
– Infine un ultimo suggerimento: quest'anno in particolare durante l'estate date spazio alla creatività.