"Si possono dimenticare in un cassetto 25.000 euro? Chi ha nascosto questa somma? L'ex inquilino dell'ufficio ha qualcosa da dichiarare? A cosa servivano?". Sono domande che in queste ore in molti si fanno come ricorda il consigliere regionale di Alpe, Alberto Bertin.
"L'ufficio al secondo piano di palazzo regionale è il simbolo del potere politico in Valle e come tale dovrebbe essere l'ufficio pubblico più trasparente della regione. Non ci devono essere "misteri" su quanto accaduto in quell'ufficio" scrive in un post su Facebook Bertin chiedendo che si faccia "al più presto chiarezza su questa fatto".
Il consigliere di Alpe definisce, quindi "molto inquietante" il quadro che emerge "un palazzo del potere sempre più avvolto da vicende che lasciano sconcertati".
Sulla vicenda, emersa ieri, vige intanto il più massimo riserbo. I soldi, 25mila euro in banconote, sono state trovate il 22 giugno scorso da alcuni operai, durante la sostituzione della scrivania in legno con una nuova in vetro nell'ufficio del presidente al secondo piano di Palazzo regionale, nel centro di Aosta. Erano nascosti nel doppiofondo sotto la scrivania in noce. Il presidente della Regione Pierluigi Marquis è stato subito avvisato e a sua volta ha allertato la polizia. Oltre ai soldi c'erano anche alcuni documenti. La scientifica è al lavoro per individuare eventuali impronte digitali mentre Digos e Squadra Mobile si stanno occupando di risalire alla provenienza e alla data di emissione delle banconote. Sulla vicenda la procura di Aosta ha aperto un fascicolo.