A rischio chiusura il centro per le famiglie “Il Cortile”

E' un luogo di accoglienza per le famiglie ed uno spazio gioco per i bambini, attualmente gestito dalla cooperativa "La Sorgente". Nel primo semestre si sono rivolte al servizio 277 famiglie dui cui 43 stranieri. Il costo annuale è di 120mila euro.
Centro per le famiglier Il Cortile
Politica, Società

Neanche a farlo apposta, ma la notizia trapela nella “Settimana della famiglia” che si apre oggi, lunedì 15 ottobre: la prima vittima dei tagli, che non risparmiano le politiche sociali, potrebbe essere proprio il centro per le famiglie “Il Cortile” che ha sede ad Aosta, in Via Monte Pasubio 34.

“Il Cortile” è un luogo di accoglienza per le famiglie ed uno spazio gioco per i bambini, attualmente gestito dalla cooperativa sociale La Sorgente a cui sono iscritte un centinaio di famiglie valdostane. Più numerose quelle che frequentano “Il Cortile” accessibile anche ai non iscritti: nel primo semestre 2012 si sono rivolte al centro 277 famiglie per un totale di 1949 passaggi con un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2011. Si tratta per l’84 per cento di famiglie italiane, per il 12 di nuclei stranieri e per il restante 4 per cento di quelli misti.

Dal 1° gennaio 2013 potrebbe chiudere i battenti. “Abbiamo un problema di sede che stiamo cercando di risolvere: da quei locali il centro se ne deve andare perché sono ad uso commerciale” ci spiega Marco Sorbara l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta. Ma a voler guardare più in profondità il problema vero sarebbero le risorse economiche: il Comune non sa dove trovare i 120mila euro all’anno che servono per garantire l’apertura annuale del centro.

"Stiamo lavorando per trovare una nuova sede al dormitorio cittadino, che ora si trova vicino alla Tour Bramafan, in un quartiere residenziale non adatto ad accogliere quel tipo di servizio: se l’operazione che abbiamo immaginato con la Caritas andasse in porto, “Il Cortile” potrebbe trovare lì, nell’attuale sede del dormitorio, una nuova collocazione” spiega ancora Sorbara. 

Il piano del Comune ha però tempi lunghi e quanto mai incerti: dello spostamento del dormitorio se ne parla da aprile 2011. Ecco perché la Regione, come alternativa alla chiusura, pensa ad una nuova organizzazione per il servizio “Per Il Cortile abbiamo previsto una nuova gestione che si basi sul volontariato della famiglie, in pratica una sorta di autogestione” ha dichiarato Albert Lanièce, Assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali.

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