Allargamento maggioranza: si torna alla casella di partenza

Il Comité Uv dà mandato al Presidente di approvare il bilancio e "aprire un confronto con tutte le forze politiche favorendo tutti i partiti autonomisti, moderati ed europeisti presenti in Consiglio regionale, tenendo presente, come possibilità ancora valida, che la maggioranza resta a 18". Forza Italia e Lega Vda: "Bene l'apertura al dialogo"
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Politica

Come nel gioco dell’oca si torna alla casella di partenza. Cinque mesi dopo aver “flirtato” con le forze di opposizione, in primis la Lega, per decidere poi di andare avanti a 18, l’Union Valdôtaine riapre le consultazioni per allargare l’attuale maggioranza. Il documento, condiviso questo pomeriggio dal Comité Fédéral, è stato inviato agli alleati e sarà sul tavolo di un confronto con gli stessi che potrebbe già svolgersi in serata.

L’organo esecutivo ribadisce da un lato la “ferma volontà di uscire da questo periodo di incertezza” e dall’altra “la totale fiducia nel Presidente Erik Lavevaz“, per chiedere quindi allo stesso di “far approvare il bilancio e il Defr e ad aprire un confronto con tutte le forze politiche favorendo tutti i partiti autonomisti, moderati ed europeisti presenti in Consiglio regionale, tenendo presente, come possibilità ancora valida, che la maggioranza resta a 18″.

Le ipotesi sul campo restano quelle formulate nei mesi scorsi: restare a 18, allargare a Pour l’Autonomie e/o a Forza Italia o alla Lega Vda.

A seguito del confronto con le forze di minoranza e con gli alleati la decisione verrà demandata al Conseil Fédéral, il parlamentino unionista che nel giugno scorso decise di proseguire a 18, bocciando il progetto costruito da una parte del gruppo unionista per dar vita ad una nuova maggioranza con la Lega Vda.

Prima di affidare un nuovo mandato al Presidente Lavevaz, sempre più isolato all’interno del gruppo, l’Uv fa un’analisi della situazione politica valdostana. “Negli ultimi anni Maggioranze e Opposizioni hanno visto le stesse persone partecipare prima in una fazione e poi nell’altra. Il peso delle conseguenze ricade sulle spalle di tutte le forze politiche, non solo di una” scrive il Comité negando la lettura di chi vede nell’Union Valdôtaine la sola responsabile.

“Il Movimento rivendica la sua dignità, la sua posizione era, nel 2020, quella di oggi. Abbiamo subito le metamorfosi di altri partiti che ci hanno soffocato in un quadro che non è più quello disegnato durante le elezioni. Per questo accusiamo con veemenza le semplificazioni che accusano l’Unione Valdôtaine di essere il germe di questa crisi politica, il cui inasprimento sta danneggiando non solo gli unionisti, ma i valdostani”.

Il Comité torna, quindi, a parlare di riunificazione, “non una chimera” ma “nemmeno ovvia”.
“I suoi perimetri, infatti, devono essere tracciati dal coraggio di un nuovo processo costituente che questa crisi ci chiede di avere. Gli autonomisti devono essere il fulcro della politica valdostana”.

La proposta del Comité è quindi di coinvolgere tutti gli autonomisti nella definizione concreta del percorso di riunificazione riunendo “specifiche commissioni politiche di ciascuna forza autonomista e riguardanti anche i movimenti giovanili”.

Forza Italia e Lega Vda: “Serve stabilità ma anche collegamento con il governo centrale”

La volontà dell’Uv di riaprire il dialogo con le forze di minoranza viene accolta con favore dai gruppi consiliari di Forza Italia e Lega Vda, che auspicano “che questo sia il preludio a quel cambiamento fatto di soluzioni concrete che i valdostani richiedono a gran voce”.

I due gruppi si dicono inoltre contenti di come “significative componenti dell’attuale maggioranza” abbiano preso atto “che, finalmente, ci si renda conto di come sia indispensabile poter contare su di una maggioranza solida e politicamente stabile per affrontare le difficoltà che in questo difficile momento attanagliano i nostri concittadini”.

Oltre a “visione, programmazione e stabilità” secondo Forza Italia e Lega Vda “è fondamentale anche un collegamento con il Governo centrale che solo le forze di Centrodestra sono in grado di garantire”.

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