Un passo verso una maggiore consapevolezza delle Istituzioni che gravitano attorno – e all’interno – al Parlamento europeo, da una lato, e dall’altro l’inizio del percorso verso l’impellente campagna elettorale per le Elezioni europee del prossimo 26 maggio.
“L’Europe et la Vallée d’Aoste”
Sul primo punto Alpe continua a proporre le sue iniziative. La prossima, in programma sabato 9 marzo alle 16.30 al Centro congressi di Saint-Vincent, è con “L’Europe et la Vallée d’Aoste”.
“La European free alliance – ha spiegato il Presidente del “Galletto” Roberto Cunéaz – è la quarta forza all’interno dell’Europarlamento, che coinvolge molti movimenti autonomisti e che vede in Alpe il solo partito regionalista valdostano a partecipare. Le prossime Europee saranno un momento chiave, e questo dibattito va in questa direzione. Cerchiamo un modo per parlare alle persone, ripartire da loro, capire che Europa vogliamo e cosa vuole l’Europa dalla Valle d’Aosta”.
Tra gli oratori dell’incontro/dibattito, oltre a Chantal Toso e Marco Gheller, ci sarà anche Adolfo Dujany: “L’obiettivo – spiega – è quello di arrivare ad un confronto tra forze politiche e con la popolazione sui problemi della Valle dal punto di vista istituzionale, in un momento in cui i partiti ed i movimenti collaborano ma non hanno capacità di confronto sui contenuti. L’occasione delle Europee ci darà invece modo di affrontare questo tema estremamente importante”.
Gli autonomisti – quasi tutti – verso il candidato unico. O forse più d’uno
Inevitabile, il contesto è quello giusto per capire come gli autonomisti – dopo il “gran rifiuto” di Pnv e Mouv’ – si stiano muovendo per la candidatura unica per le Europee.
I tempi, pare, sono quasi maturi: “Avere un rappresentante valdostano nel Parlamento europeo – prosegue Cunéaz – può permettere di fare molto in Europa e nelle commissioni. Servirà ancora una settimana o dieci giorni. In realtà potremmo averne anche due, con Sammaritani proposto dalla Lega”.
In realtà Paolo Sammaritani, ex assessore all’Istruzione e attualmente consigliere regionale del “Carroccio” è ancora in “forse”, in attesa del nulla osta sul quale deve esprimersi il leader leghista Matteo Salvini.
La direzione, comunque, è tracciata. Gli autonomisti, quasi tutti, sono di nuovo in squadra: “È sicuramente stimolante – chiude il Presidente Alpe -, in passato le forze divise hanno vanificato un bel percorso, prima con Louvin e poi con Barbieri. Ora vorremmo focalizzarci sul quadro regionale, e avere come avversario come la Lega da un lato ci aiuta perché identifica un ‘blocco’ preciso, con noi dall’altra parte”.
Un candidato unitario, ma i partiti restano “staccati”
Se la volontà è quella di “unire”, sfruttando l’opportunità delle Europee, una vera “maxi-Réunion” è per ora lontana. Ed è Patrizia Morelli, Capogruppo Alpe in Consiglio regionale, a “sconfessare” il suo omonimo neo-Presidente Uvp che chiamava gli autonomisti sono un’unica sigla: “Stiamo cercando di ricostruire un’area autonomista che nel tempo si è disgregata – spiega -, con il rischio che vengano meno le basi di tutta una cultura politica in cui noi, indipendentemente rispetto alle persone e alle differenze, ci riconosciamo. Le fughe in avanti però sono un po’ premature”.