Amianto ad Aosta, una nuova ordinanza per lo smantellamento di un tetto

L'atto comunale arriva dopo una diffida firmata dal Presidente della Regione - al quale si era rivolta la minoranza del Capoluogo per "scavalcare" il Sindaco di Aosta - che chiede un nuovo provvedimento per abbattere la copertura di un capannone in via Carducci.
Politica

A metà gennaio era arrivata la chiamata ad intervenire, con la minoranza in Consiglio comunale ad Aosta a “tirare per la giacchetta” il Presidente della Regione Antonio Fosson affinché “scavalcasse” il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz che con un’ordinanza di inizio 2018 obbligava i gestori di un’attività in via Carducci a smantellare il tetto in amianto.

Ordinanza mai rispettata, e l’opposizione è andata dritta in piazza Deffeyes per arrivare ad una soluzione in quanto l’ambito – la salute – è “sovracomunale”.

La diffida Presidenziale e la nuova ordinanza del Sindaco

Nella diffida del Presidente Fosson – datata 6 febbraio – si legge che la Regione non ritiene però “vi siano i presupposti per l’esercizio del potere sostitutivo finalizzato a portare ad esecuzione l’ordinanza stessa”, ma allo stesso tempo ricorda che “il Comune non abbia, dalla data di adozione dell’ordinanza (16 gennaio 2018), posto in essere alcun rimedio coerente e consequenziale alla rilevata urgenza, volto ad assicurare l’effettiva sostituzione del tetto”.

A questo punto da piazza Deffeyes si esorta il Sindaco ad una nuova ordinanza – da farsi entro dieci giorni – e spiega che “in caso di ulteriore inerzia” provvederà “in via sostitutiva con proprio atto o mediante la nomina di un commissario”.

Nuova ordinanza già preparata dagli Uffici comunali il 14 febbraio, che intima ai proprietari dello stabile “di provvedere ad intervenire sulla copertura del fabbricato per la sua messa in sicurezza tramite rimozione della stessa” per “evitare il rischio di dispersione di fibre di amianto nell’aria e per la tutela della salute dei lavoratori entro il 31 marzo 2019”.

In caso di “nuova) inottemperanza – si legge nell’atto comunale –  “si procederà, ai sensi di legge, all’esecuzione d’ufficio in danno dei soggetti obbligati e al recupero di somme anticipate da questa Amministrazione, nonché a presentare denuncia, se del caso, alla competente Autorità Giudiziaria, per l’applicazione delle sanzioni previste dalle vigenti normative”.

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