L’argomento, da un po’ di mesi – e precisamente dalla “semipedonalizzazione” – è sulla bocca di tutti gli aostani, rinfocolato dalle due petizioni incrociate e tornato agli “onori di cronaca” in questi giorni per le nuove “sedute” in pietra che da qualche giorno sono state posizionate nell’area.
Quale che sia l’opinione, il – è il caso di dirlo – è tratto, ma non è definitivo. L’Arco di Augusto e la sua piazza sono ancora “in divenire”.
A spiegarlo, in conferenza stampa di Giunta, l’Assessore con delega al Decoro urbano Andrea Edoardo Paron: “Gli arredi che stiamo sistemando sono provvisori. Una scelta condivisa e autorizzata dalla Sovrintendenza ai Beni culturali e finalizzata anche ad un utilizzo futuro visti i lavori a piazza Giovanni XXIII ed il progetto di pedonalizzazione completa dell’Arco”.
Una scelta non “estetica”
“L’obiettivo – prosegue l’Assessore – non è una scelta estetica per stupire o shockare nessuno, ma per rendere più fruibile uno spazio pubblico sottratto alle automobile. E cominciamo a percepirlo più appetibile non solo per le manifestazioni sportive. La necessità è quella di continuare a investire in quell’area che rappresenta un nuovo ‘spazio da vivere’”.
O, per dirla con il Sindaco Fulvio Centoz: “Lo scopo è e rimane pedonalizzare tutta l’area, abbiamo cominciato un passo alla volta ma lì vogliamo arrivare. Come in piazza Roncas e Giovanni XXIII abbiamo prima tolto le auto per poi provare a ‘rigenerare gli spazi’ coinvolgendo cittadini e associazioni”.
Insomma, prosegue Centoz, “Il disegno è un po’ più ampio e completo rispetto agli arredi. È corretto evidenziarlo”.
Lunedì, invece, le stesse “sedute” saranno posizionate anche in piazza Giovanni XXIII. Per via Losanna si dovrà aspettare ancora: “Dobbiamo confrontarci con i commercianti – chiude Paron – perché nella zona ci sono diverse attività e dehors”.
Arco di Augusto, un nuovo spazio complessivo. Ma non solo
Ed eccolo, per quanto ancora “in itinere”, il “disegno” dell’Amministrazione, parzialmente svelato in conferenza: “Nelle prossime settimane approveremo una delibera per un nuovo sistema di indirizzamento della sosta dei bus turistici – spiega ancora Paron. I flussi sono in costante aumento e ad oggi il solo parcheggio della Consolata non è una zona ufficiale di cosiddetto ‘drop off’ (il carico/scarico dei passeggeri, ndr.). Il punto principale sarà nuovamente all’Arco di Augusto, probabilmente in prossimità della sede Bcc, su via Garibaldi. Inoltre stiamo lavorando per creare un’altra zona di parcheggio oltre quello de La Consolata, il dossier è in fase conclusiva”.
L’ipotesi è quella di portare i turisti all’altro estremo di Aosta: “L’ipotesi è quella di utilizzare via Monte Solarolo – aggiunge Paron -, perché il nuovo parcheggio dell’Università permetterebbe di recuperare lo spazio in strada, ora occupato dalle auto posteggiate, per i flussi dei turisti”.
Tornando all’Arco, Centoz spiega cosa c’è in ballo: “Abbiamo detto che gli arredi sono provvisori – l’idea è quella di installare quelli definitivi nella fase di progettazione della piazza che comprenderà anche via Garibaldi e piazzale di fronte alle scuole. Lì ci saranno arredi sicuramente più funzionali. Le ‘sedute attuali’, un po’ più anonime, ci servivano per cominciare a vivere la piazza e perché potranno essere ricollocate in altre zone della città. L’obiettivo è quello di partire il prima possibile, promuovendo un concorso di idee per chi volesse esprimersi e per raccogliere i diversi progetti per la nuova piazza Arco di Augusto”.