Arresto Puigdemont, lo sdegno del mondo autonomista

"Il Parlamento europeo deve intervenire subito, il diritto di un popolo di scegliere deve essere tutelato". scrive su Twitter il senatore dell'Union Valdôtaine, Albert Lanièce. "Non si può affrontare e risolvere la questione catalana con arresti o nei tribunali: è una questione politica" gli fa eco il Presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin.
Puigdemont
Politica

E’ unanime la condanna del mondo autonomista per l’arresto in Sardegna dell’ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont.

“Oggi non è un buongiorno. L’arresto di Carles Puigdemont ad Alghero suona quasi come un brutto scherzo, il Parlamento europeo deve intervenire subito, il diritto di un popolo di scegliere deve essere tutelato”. scrive su Twitter il senatore dell’Union Valdôtaine, Albert Lanièce, vicecapogruppo di Per le Autonomie a Palazzo Madama.

“La notizia dell’arresto ad Alghero di Carles Puigdemont è sconcertante. Mi auguro una pronta liberazione. Non si può affrontare e risolvere la questione catalana con arresti o nei tribunali: è una questione politica” gli fa eco il Presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin.

“Che Puigdemont arrivasse in Sardegna era un fatto manifesto. Che Roma si pieghi a Madrid per arrestarlo una vergogna” sottolinea l’Assessore all’Istruzione Luciano Caveri. 

Pays d’Aoste Souverain esprime solidarietà a Carles Puigdemont sottolineando come lo stato italiano si è reso “complice della politica fascista spagnola. Questa azione repressiva non fa che rafforzare la determinazione di tutti i movimenti indipendentisti”.

Tra i commenti politici arriva anche una nota dell’Union Valdôtaine nella quale spiega: “Nella speranza che la Catalogna possa seguire un percorso democratico in cui sia garantito il diritto di esprimersi su qualsiasi riforma, compresa quella dell’autodeterminazione, auspichiamo la liberazione dell’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont. È preoccupante che l’espressione pacifica della volontà politica del popolo catalano si sia trasformata in un nodo giudiziario che ferisce la democrazia”.

A prendere posizione è anche la Jeunesse Valdôtaine, movimento giovanile dell’UV, che scrive che “l’ex presidente della Catalogna ed eurodeputato Carles Puigdemont è stato arrestato in Sardegna dalla polizia italiana mentre si recava ad Alghero, su invito del Governo regionale. Un arresto che viola ancora una volta i diritti fondamentali e le libertà degli esuli politici catalani. Il presidente Puigdemont deve essere immediatamente rilasciato”.

“L’arresto del leader catalano Carles Puigdemont è un atto gravissimo e antistorico, la cui principale conseguenza sarà una recrudescenza dello scontro nelle piazze catalane – si legge invece in una nota di Alliance Valdôtaine -. Che nel 2021 un leader politico europeo venga arrestato per le sue opinioni politiche, che, vale ricordare, sono fortemente progressiste, inclusive e europeiste, è semplicemente inconcepibile. L’Europa non può restare inerme davanti all’arresto di Puigdemont”. Il movimento, aggiunge, “condanna senza se e senza ma questo episodio e auspica che il governo italiano intervenga immediatamente per favorire il rilascio del leader politico catalano, a cui esprime la massima solidarietà”.

Sulla questione si schiera anche il Savt che parla di “un ennesimo colpo al percorso per l’indipendenza della Catalogna. Paradossale che tutto ciò sia avvenuto nella cornice dell’unica città italiana di cultura e lingua catalana situata in una regione a Statuto Speciale come la Sardegna. Come Savt riteniamo che sia sempre più urgente un intervento dell’Unione Europea che rimetta al centro del dibattito il diritto all’autodeterminazione e all’autogoverno dei popoli. È molto grave che quello che dovrebbe essere un libero dibattito politico venga ridotto ad una mera questione giudiziaria, fino ad arrivare alla limitazione della libertà personale degli uomini politici, e per questo auspichiamo che Puigdemont possa essere rimesso in libertà il prima possibile”.

La Lega Vallée d’Aoste esprime invece “profondo sdegno per l’arresto” e spiega come sia “una macchia vergognosa l’essersi resi complici di un attacco non solo ad una persona ma ad un popolo intero, quello Catalano, che reclama la sua indipendenza. In quanto Valdostani, con lo spirito di Émile Chanoux nel cuore, non possiamo che affermare che l’autodeterminazione e la libertà non si processano mai”. Dai lidi del Carroccio arrivano anche le parole del Segretario Matteo Salvini: “È curioso, visto che anche altri Paesi come la Germania hanno detto di no all’estradizione perché si tratta di un reato politico, spero che non sia l’Italia a farsi protagonista di giustizia o vendette su richiesta di altri Paesi”.

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