Assegno di inclusione, 230 domande accolte. Marzi: “Monitoriamo l’impatto”

"Dal 1° gennaio 2024, diversamente da quanto avvenuto nelle precedenti annualità, il figlio maggiorenne non residente con i genitori, ma a loro carico ai fini Irpef, è attratto al nucleo Isee degli stessi, a prescindere dall’età anagrafica." ha ricordato l'Assessore Marzi.
Inps
Politica

Ad oggi sono 230 le domande di assegno di inclusione accolte in Valle d’Aosta, 18 quelle decadute. I dati aggiornati sulla nuova misura, introdotta dal Governo in sostituzione del Reddito di cittadinanza sono stati snocciolati in Consiglio regionale dall’Assessore alle politiche sociali Carlo Marzi, in risposta ad un questione time della consigliera di Pcp Erika Guichardaz.

Nel ribadire “la volontà di monitorare l’impatto delle nuove misure e le criticità segnalate”, l’Assessore ha ricordato come dal “1° gennaio 2024, diversamente da quanto avvenuto nelle precedenti annualità, il figlio maggiorenne non residente con i genitori, ma a loro carico ai fini Irpef, è attratto al nucleo Isee degli stessi, a prescindere dall’età anagrafica. Questa modifica, voluta dall’attuale governo nazionale, determina per alcune persone ripercussioni sull’accesso all’assegno di inclusione e conseguentemente situazioni di disponibilità di minore supporto economico”.
Una situazione che abbiamo rappresentato nella storia del 37enne valdostano, affetto da una malattia mentale.

“La nostra regione prevede in questo contesto adeguate misure di sostegno, per le varie forme di disagio La Giunta e il consiglio stanno operando in continuità, attraverso nuove azioni e attualizzando i sostegni previsti” – ha detto ancora l’Assessore, precisando come il “dipartimento è operativo e incontra tutti coloro i quali richiedono spiegazioni alla luce di queste variazioni”.

Nella replica la consigliera ha auspicato “che il monitoraggio non duri a lungo.Rispetto a queste situazioni di fragilità non vi sono risposte nella legge che lei ha segnalato”.

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