Autonomia e un’anima “verde”, Alliance Valdôtaine presenta il suo simbolo

Una foglia "ideale" e un progetto che vuole superare la semplice "fusione" di Alpe e Uvp, Alliance Valdôtaine presenta il suo simbolo: "l’obiettivo che resta quello di unire le forze autonomiste”.
Alliance Valdôtaine. Da sx Patrizia Morelli Corrado Cometto Giuliano Morelli ed Eric Centelleghe
Politica

Un progetto aperto – oltre cioè la semplice “fusione” di due movimenti – che punti forte su un concetto di autonomia che si lega a doppio filo all’anima ecologista, figlia della “difesa” delle terre valdostane.

È stato presentato questa mattina il simbolo – che farà capolino quindi sulle schede elettorali di questa primavera – di Alliance Valdôtaine, il movimento, nato da principio come gruppo in Consiglio Valle, che unisce Alpe e Union Valdôtaine Progressiste in un unico soggetto politico.

“Giusto un anno fa in Consiglio regionale decidevamo di unire le forze e costituire un gruppo unico – spiega ai cronisti Patrizia Morelli -, e Alliance Valdôtaine è nome che vuol dire molto e che rappresenta per noi un obiettivo importante: unire le forze all’interno del gruppo autonomista in un progetto più inclusivo, anche al di fuori del perimetro dei due movimenti.Oggi presentiamo questo simbolo con l’obiettivo che resta quello di unire le forze autonomiste”.

Dopo il “gran rifiuto” dell’Uv il piano, quindi, resta quello di creare un polo autonomista, con un’accezione nuova: “Abbiamo lavorato mesi per unire le persone e i movimenti – spiega invece Corrado Cometto, ingegnere, che si è occupato di coordinare il progetto politico -, e siamo soddisfatti per aver superato ieri, in una riunione congiunta dei direttivi Alpe e Uvp, i marchi storici e per esserci dotati di un nuovo ‘cappello’ sotto il quale lavorare assieme in modo diverso e moderno”.

Discorso che fa il paio con quello di Eric Centelleghe, “de facto” ultimo Presidente Alpe: “Cominciamo a parlare di Alliance Valdôtaine identificandoci come tali, l’ammodernamento di un progetto per creare qualcosa di più performante, più moderno e proiettato nel futuro per temi come l’ecologismo ed il turismo, in un contesto attento all’autonomia ma anche all’Europeo, per affrontare sfide che oggi non hanno più un carattere prettamente regionale o nazionale”.

Il simbolo

Il simbolo di Alliance Valdôtaine
Il simbolo di Alliance Valdôtaine

A spiegare il nuovo simbolo – depositato anche in Consiglio Valle – è Giuliano Morelli, che prima di essere Presidente Uvp è grafico: “Abbiamo cercato di capire quale fosse il punto di incontro per potersi riconoscere anche al di fuori dal perimetro dei due movimenti, per un marchio che non fosse legato a simboli dall’iconografia orma ‘traguardata’ ma che andasse verso una sensibilità di sostenibilità, ambientalismo e rispetto per il territorio completamente nuova”.

Nel dettaglio, aggiunge: “Ci siamo ispirati alla grande tradizione verde dei paesi scandinavi e a nord delle Alpi, una sensibilità che non c’è mai stata in Valle in questi termini. Occupiamo uno spazio vuoto, da autonomisti e progressisti che innestano in questo albero il verde, tema che non può che essere centrale per amare e difendere un territorio”.

Così come la foglia, non riconducibile ad una vera pianta: “È una foglia ideale – chiude Morelli -, dalla forma lanceolata, tra le più antiche, che rappresenta il sentimento ecologista, ambientalista e attaccamento alla realtà verde di questa terra, angolata verso destra come percezione di crescita”.

Liste aperte

Massimo riserbo sulle liste, sulle quali Alliance Valdôtaine è al lavoro. L’unica certezza, ad oggi, è che per l’appuntamento elettorale del 19 aprile per il rinnovo del Consiglio Valle non ci sarà, dopo 12 anni, Patrizia Morelli, intenzionata a “lasciare spazio” alle nuove leve.

“La composizione della lista sulla quale stiamo lavorando – spiega – vuole essere caratterizzata da una maggiore rappresentatività possibile del territorio e delle varie categorie, non una lista che si limita ad amici, simpatizzanti e aderenti ai due movimenti ma aperta a chi si identifica nelle istanze portate in Consiglio e a chi si ritiene rappresentato da ciò che abbiamo costruito in questi anni”.

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