I tempi cambiano, soprattutto quando si allungano in maniera inaspettata, e cambiano anche le esigenze. Sta infatti imboccando un’altra strada il Centro Polivalente Brocherel di Aosta, una delle questioni più “annose” che gravano sul Capoluogo. Inizialmente concepito come un centro suddiviso in tre blocchi, con una parte dedicata ai Servizi per gli Anziani, una di competenza dell’Usl ed una con degli spazi per un asilo nido per 45/50 bambini, dovrebbe – proprio su quest’ultimo aspetto – cambiare direzione.
Nella Determina dirigenziale 648, infatti, quale si legge che “a seguito delle nuove esigenze dell’Amministrazione comunale, in particolare visto il minor numero di richieste di iscrizione agli asili nido e vista l’esigenza espressa più volte dall’Istituzione Scolastica Saint–Roch di avere spazi più adeguati per la scuola dell’Infanzia” si incaricava, nel 2014, l’architetto Sergio Béchaz “di verificare la possibilità di trasformare in scuola dell’Infanzia gli spazi destinati ad asilo nido”.
La strada verso una nuova scuola è tracciata, anche se i tempi sono ancora nebulosi: “La Giunta precedente – spiega il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz – ha valutato che un nido non aveva più molto senso in quella struttura, anche perché in effetti molto spesso i privati prendono altre decisioni. Il Comune comincia ad essere un po’ sofferente in quella zona, a Borgnalle e a Quartiere Dora. Già l’Amministrazione Giordano aveva deciso di modificarne la destinazione e se n’è riparlato con l’ultimo governo. Allo stato però verrà chiusa prima la parte per gli anziani, che è quella più urgente e per la quale c’è già la progettazione esecutiva, per la parte della scuola sono ancora da reperire i fondi”.