L'obiettivo dell'Agenzia del demanio, ente statale sotto il ministero dell'Economia e le finanze, è ambizioso: “Valorizzare la rete degli immobili pubblici situati lungo gli itinerari storico-religiosi e ciclopedonali, per favorire lo slow travel, la scoperta dei territori e destinazioni minori attraverso circuiti lenti e mobilità dolce”.
Per questo sono stati selezionati 103 beni immobili in tutta Italia – 43 statali, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas – che attraverso bandi di gara, pubblicati entro l’estate, potranno essere affidati in concessione gratuita per 9 anni più 9 “ad imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da soggetti fino a quaranta anni d'età”.
Un'altra via sarà quella della “concessione di valorizzazione fino a 50 anni di durata, ad operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività”.
“Si tratta di project financing – spiega in parole semplici il sindaco di Montjovet Jean-Christophe Nigra – e l'obiettivo del nostro Comune è quello di provare a recuperare con l'intervento di privati due immobili fatiscenti in cambio della concessione d'uso”. Uno è Casa Milesi, situata nella via centrale del borgo del paese, l'altro edificio si trova invece nelle vicinanze dei castelli di Saint-Germain e Chenal. Entrambi sono stati selezionati tra i 103 del Demanio.
“Eravamo da un annetto in contatto con gli uffici dell'Ente – racconta Nigra – ora fino al 26 giugno sarà aperta una consultazione pubblica, sul sito internet del Demanio”. Questa permetterà di esplorare i diversi aspetti connessi all’iniziativa, raccogliendo idee, suggerimenti in vista della pubblicazione dei bandi di gara, che avverrà dal 14 luglio per quattro mesi.
Assieme ai due edifici di Montjovet la scelta è ricaduta su casa Deffeyes ad Aosta, in via Carabel, che dal 2014 era stata messa all'asta dal Comune: “L'indirizzo di riferimento resta lo stesso perché per noi è insostenibile intervenire sull'edificio – commenta l'assessore alle Finanze di Aosta Carlo Marzi – e il Demanio ci dà un'opportunità in più". "Non ci siamo dimenticati di quello che abbiamo messo all'asta – continua – e presto ci confronteremo per creare un impianto diverso su tutto ciò che è rimasto invenduto".
La scelta dei beni su cui attivare il bando è dettata dal loro posizionamento su particolari percorsi turistici, da cui il nome del progetto generale. Nel caso della Valle d'Aosta l'idea è quella di valorizzare la via Francigena, ma altri immobili scelti sono sparsi su grandi percorsi ciclopedonali, come la ciclopista Sole e le ciclovie Acqua e Vento, il cammino di Francesco, quello di san Benedetto, la via Appia e altre vie locali.
Il progetto si ripete quest'anno e anche questa volta sono coinvolti due Comuni della Valle d'Aosta. Il primo è Donnas, che ha richiesto al Demanio di selezionare il vecchio municipio: “È un edificio all'interno del borgo attualmente sede di associazioni che già qualche anno fa volevamo recuperare con un progetto europeo per realizzare un albergo diffuso – spiega il sindaco Amedeo Follioley – sapremo se sarà scelto dal Demanio verso la fine di quest'anno”.
L'altro Comune ad aver manifestato interesse è Châtillon: “Quando ho visto la richiesta dell'Ente pubblico ho deciso di discuterne in Giunta – spiega la sindaca Tamara Lanaro – e abbiamo scelto la Torre di Conoz, una torre in collina, vicino alla quale passa la via Francigena e la scuola elementare di Promiod: entrambi immobili che hanno bisogno di interventi”.