Aperto il cantiere per un nuovo progetto autonomista di centro

Promotori del cantiere sono: Pour l'Autonomie, Rassemblement Valdôtain, La Renaissance valdôtaine, Stella Alpina e Evolvendo. L'obiettivo è di arrivare ad una nuova proposta - non un nuovo partito - per le elezioni regionali e comunali 2025.
Palazzo Regionale
Politica

Il primo mattone per il nuovo centro valdostano è stato piazzato. Pour l’Autonomie, Rassemblement Valdôtain, La Renaissance valdôtaine, Stella Alpina e Evolvendo hanno aperto il cantiere per dare vita ad un nuovo progetto politico autonomista di centro, liberaldemocratico e riformista. All’orizzonte i prossimi appuntamenti elettorali –  le regionali e le comunali 2025 – dove i movimenti, firmatari ieri sera di un documento, contano di arrivare con una nuova proposta comune.

“Nessun nuovo partito e nessuna fusione” spiega Stefano Aggravi. “Ognuno manterrà la propria identità. La forma si costruirà durante il cantiere, che porterà a delle convergenze fra i vari movimenti e associazioni”. Il progetto, aperto ad altre realtà, non avrà contraccolpi diretti in Consiglio regionale, dove alcuni dei movimenti sono su fronti opposti: Pour l’Autonomie e Stella Alpina in maggioranza, Rassemblement in minoranza. “Distinguiamo il piano politico da quello amministrativo”.

Nel documento, sottoscritto ieri sera, si parte dalla “crisi del sistema politico nazionale” e dalle influenze anche in Valle d’Aosta “del clima nazionale” per dire come “la nostra Autonomia ancora oggi rappresenta la via maestra grazie alla quale poter accrescere le possibilità, gli spazi di libertà ed il benessere dei cittadini valdostani”.

L’obiettivo dei promotori del nuovo cantiere politico è di “dare un rinnovato slancio alla nostra Regione per costruire un efficace e creativo modello di autogoverno che sia autorevole interlocutore dello Stato italiano e dell’Europa”, ma anche “assumere decisioni coraggiose e proporre risposte concrete a dossier da tempo in discussione” e “portare fuori dai palazzi la politica e cercare di coinvolgere nuovamente tutti i cittadini valdostani”, in particolare giovani generazioni e donne.
La volontà è di “essere così promotori di una nuova fase costituente aperta e partecipata che possa favorire il rilancio del nostro modello di autogoverno regionale verso una rinnovata Autonomia che tenga conto delle sfide future che ci attendono”. 

3 risposte

  1. Un cantiere che ha come progettista Bruno Milanesio e come direttore dei lavori Leonardo La Torre lascio a voi definirlo… Io lo definisco una schifezza!

  2. Il solito cartello elettorale per cercare di arrivare al quorum e per piazzare alcuni soliti noti in consiglio regionale. Il problema, però, questa volta è che ci sono più eletti uscenti rispetto alle poltrone a disposizione…

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