Case ERP, la consegna degli alloggi nel 2016 . M5S: “Macchina organizzativa ferma”

Il 2016 – ha spiegato l'assessore Lancerotto – dovrebbe essere l'anno decisivo per il progetto di recupero urbano 'Contratto di Quartiere Cogne' del Comune di Aosta. Perplessità, in II Commissione da parte di M5S e Alpe.
I box interrati del 4° lotto
Politica

Il 2016 dovrebbe essere l’anno decisivo per il progetto di recupero urbano ‘Contratto di Quartiere Cogne’ del Comune di Aosta.
Il condizionale è d’obbligo, viste le lungaggini nelle quali l’amministrazione è incappata negli anni.

I primi due lotti del programma, finanziato dal Ministero della Infrastrutture e dal Comune, sono già conclusi, così come il 4°, visitato oggi dalla II Commissione consiliare ‘Opere Pubbliche’: “Gli alloggi sono terminati – ha spiegato l’assessore comunale ai lavori pubblici Valerio Lancerotto – e ad oggi sono pronti tutti e 76, assieme ai 124 box auto sottostanti. L’obiettivo è quello di assegnarli e di poterli utilizzare da inizio 2016”.

Ad aprile 2016 invece dovrebbero essere consegnate gli alloggi del ‘Contratto di Quartiere 1’, edificio che dovrebbe ospitare gli inquilini del grattacielo e che, lungo tutto il piano terra, ospiterà invece gli edifici dell’ARER (per un totale di circa 900 mq).

Una nota di perplessità la esprime Luca Girasole, capogruppo di Stella Alpina in Comune e Presidente della II Commissione: “Nel 4° lotto sono previsti tre alloggi per disabili, mentre per il Contratto di Quartiere 1 dovrebbero essere 15, quindi 18 totali. Su un’analisi APS però, tra case ‘Fresia’ basse e alte ci sono circa 60 nuclei con disabili, di cui molti al 70% e venti al 100%. Sarebbe da fare analisi seria sull’assegnazione, a questo punto”.
Più di una perplessità, invece, arriva a stretto giro da una nota del MoVimento 5 Stelle, presente al sopralluogo con la consigliera Patriza Pradelli: “Il M5S sottolinea come la suddivisione delle competenze rispetto all’ERP effettuata da questa amministrazione renda incapace l’amministrazione stessa di gestire al meglio la distribuzione dell’edilizia popolare. Dove prima c’era un unico servizio ad occuparsi della gestione alloggi, il sindaco ora ha pensato bene di distribuire le competenze tra 3 uffici diversi. Il frazionamento degli incarichi ha creato il caos in ambito dirigenziale aumentando le occasioni di conflitto fra i vari responsabili , fermando così la macchina organizzativa comunale. L’ARER sta aspettando disposizioni per poter dare risposte ai cittadini che aspettano di avere un alloggio. Speriamo che il letargo amministrativo di questo comune sia terminato e che si comincino a dare aiuto ai cittadini aostani in difficoltà.”.

Analisi che trova riscontro già in Commissione, dove anche Loris Sartore (Alpe) ha pungolato la maggioranza: “Le case del 4° lotto sono pronte ma ferme da due anni e mezzo. Assegnamole in fretta, c’è gente che aspetta da troppo tempo”.

L’importo complessivo del finanziamento ammonta a 18 milioni 320mila euro dei quali 10 milioni 326mila 555 a carico del Ministero e 7 milioni 993 mila 482 a carico del Comune di Aosta. 

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