"Le case popolari prima ai valdostani". La Lega Nord annuncia in una nota di voler presentare anche in Valle d'Aosta una proposta di legge che modifichi l’attuale normativa disciplina sull’accesso alle case popolari.
"Attualmente infatti, all’atto della domanda si richiede, esclusivamente per i cittadini italiani, la certificazione dell’assenza del possesso di proprietà immobiliari, mentre per i cittadini stranieri è sufficiente una autocertificazione, che spesso apre numerosi spiragli e soprattutto permette a chi è già in possesso di una casa nei paesi di origine, di poter usufruire irregolarmente di una seconda abitazione, a discapito dei nostri poveri" si legge in una nota.
La proposta prevede, tra le altre modifiche, di cambiare la normativa rendendo obbligatoria per gli stranieri la presentazione di un certificato, rilasciato nel Paese di origine del soggetto che presenta la domanda, analogo a quello prodotto dalla Conservatoria dei Registri in Italia, e che attesti la titolarità o la non titolarità di diritti di proprietà immobiliare nel Paese di origine o provenienza.
"L’introduzione di questi criteri ad esempio nei Comuni di Cascina ed Arezzo – prosegue la nota – hanno portato alla scomparsa di numerose domande irregolari, al punto da passare da una assegnazione divisa al 50% fra italiani e stranieri a quella odierna, che tocca il 75% di case popolari assegnate agli italiani."